Analisi

Serie A, Lazio-Cagliari

La dodicesima giornata di Serie A si conclude lunedì sera nella città eterna con una classica del calcio italiano
Pasquale Cosco

La dodicesima giornata di Serie A si conclude lunedì sera nella città eterna con una classica del calcio italiano.

Tra le 16 squadre che hanno conquistato almeno una volta lo scudetto ci sono le protagoniste del Monday Night del dodicesimo turno.

Guidato da Manlio Scopigno, il Cagliari di Albertosi, Domenghini e Riva si impose nella stagione 1969/70.
Dopo aver trionfato nel 1973/74 con Maestrelli in panchina e Chinaglia in attacco, la Lazio ha concesso il bis nella stagione 1999/2000, quando il compianto Sven-Göran Eriksson fu abilissimo nel dirigere una grande squadra nella quale spiccavano Alessandro Nesta, Juan Sebastián Verón e Marcelo Salas.

Lazio-Cagliari (lunedì 4 novembre ore 20:45)

Separate da 10 lunghezze, Lazio e Cagliari hanno stati d’animo opposti.

Sbancando Como in scioltezza (5-1 con doppietta di Castellanos), la Lazio ha centrato la terza vittoria di fila (Europa League compresa) e si è portata a quota 19.
Titolare di un ottimo ruolino interno (4-1-0), la squadra di Marco Baroni, che insegue il quarto successo (3-1-1) con il Cagliari, ha le qualità per puntare alla zona Champions League.

Cedendo 0-2 al Bologna, il Cagliari ha replicato la sconfitta di Udine ed è rimasto con 9 punti.
A caccia del secondo colpo corsaro (1-1-2), l’undici di Davide Nicola, che ha un ruolino deludente (2-1-5) con la Lazio, ha segnato solo otto volte.

Gli ultimi tre confronti diretti hanno premiato la Lazio. I biancocelesti non perdono con il Cagliari da 18 partite e sono avanti 45-21 nel bilancio degli 83 precedenti.
Il miglior marcatore nella storia di questo duello è Ciro Immobile, che ha bucato 11 volte la porta del Cagliari.

Pasquale Cosco

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