Analisi 11 dicembre

Senza Amorim lo Sporting Lisbona non sa più vincere. E Gyokeres…

I Leoni, che con il tecnico portoghese dominavano in patria e in Europa, stanno vivendo un momento di profonda crisi

I Leoni, che con il tecnico portoghese dominavano in patria e in Europa, stanno vivendo un momento di profonda crisi: quattro sconfitte di fila tra campionato e Champions League

Quanto conta l’allenatore in una squadra di calcio? Alcuni sostengono che poi, alla fine, sono i giocatori a scendere in campo e sono loro a decidere le partite, mentre un’altra corrente di pensiero ritiene che avere una guida tecnica di un certo livello rappresenti la strada più semplice per raggiungere il successo. Come sempre, probabilmente, la verità sta nel mezzo. Per maggiori informazioni chiedere allo Sporting Lisbona, entrato in un loop negativo da quando Ruben Amorim ha salutato tutti per volare in Inghilterra, alla corte di una “nobile decaduta” come il Manchester United.

Amorim e i numeri con lo Sporting Lisbona

Fino a quando il 39enne era al timone del club, i lusitani primeggiavano in patria e in Europa, ma dal suo addio è cambiato tutto: quattro sconfitte consecutive tra campionato e Champions League e una sola vittoria nelle ultime cinque gare, quella in Taça de Portugal contro l’Amarante, squadra di terza divisione. Un’inversione di marcia preoccupante che evidenzia quanto il giovane allenatore facesse la differenza all’interno dello spogliatoio e riuscisse a tirare fuori il massimo dai suoi ragazzi. Con lui in panchina lo Sporting Lisbona si era reso protagonista di un avvio di stagione da record inanellando undici vittorie in altrettante gare di campionato e collezionando dieci punti su dodici nelle prime quattro uscite di Champions League. Nell’ultima gara al José Alvalade, Ruben Amorim ha fatto l’ennesimo regalo ai suoi tifosi strapazzando con uno storico 4-1 il Manchester City di Pep Guardiola. Una serata da incorniciare nella quale il pubblico di casa gli ha reso omaggio ringraziandolo per il grande lavoro fatto e per i trofei conquistati (5) nei suoi quattro anni e mezzo alla guida dello Sporting Lisbona. Al successo contro i campioni d’Inghilterra ha fatto seguito il 4-2 a Braga, ultima delle sue 231 panchine con i Leoni. Il bilancio dice: 165 vittorie, 33 pareggi e altrettante sconfitte e una media punti di 2,29 per partita. 

Sporting Lisbona, dall’addio di Amorim è crisi nera

Da quel 10 novembre, sullo Sporting Lisbona è calato il buio: la squadra sembra essere entrata in un tunnel all’interno del quale non si intravede alcun bagliore. Il nuovo tecnico, João Pedro da Silva Pereira, al secolo semplicemente João Pereira, al momento pare piuttosto spaesato e i tifosi già rimpiangono il buon, “vecchio”, Amorim. Detto del roboante 6-0 nel quarto turno di coppa contro l’Amarante, i biancoverdi hanno poi perso quattro partite di fila, in campionato contro Santa Clara (0-1) e Moreirense (2-1) e in Champions League contro Arsenal (1-5) e Bruges (2-1). 

Gyökeres il volto della crisi dello Sporting Lisbona

Il momento complicato che sta attraversando la squadra ha coinvolto anche Viktor Gyökeres. Il bomber svedese, che con l’allenatore portoghese aveva messo a referto 23 gol in 18 presenze complessive, ha clamorosamente abbassato il proprio rendimento: siglato il definitivo 6-0 in Taça de Portugal, è rimato a secco sia contro i Gunners che contro i belgi nella coppa dalle grandi orecchie mentre in campionato non è riuscito ad evitare la sconfitta interna contro il Santa Clara e ha aperto la sfida contro il Moreirense poi persa 2-1. Lo Sporting Lisbona ha bisogno dei suoi gol per tornare a correre: solo così João Pereira potrà non far rimpiangere Ruben Amorim ai tifosi dei Leoni. 

Vincenzo Lo Presti

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