Tour de France 2025: percorso e uomini da seguire
Per la cinquantesima volta la Grande Boucle si concluderà sui Campi Elisi.

Scordatevi la classica passerella finale.
Lunga solo 132.3 km e con un dislivello complessivo di 1100 metri, la Mantes-La-Ville – Paris Champs-Élysées è considerata una tappa pianeggiante ma negli ultimi 40 km i corridori dovranno superare tre volte lo strappo di Montmartre.
Ventunesima tappa
Mantes-La-Ville – Paris Champs-Élysées (domenica 27 luglio) – Pianura
132.3 km
Dislivello complessivo 1100 metri
Orari
Partenza: 16:10
Arrivo: 19:26-19:45
Descrizione
A 50 anni dalla prima volta, il Tour de France 2025 si conclude sui Campi Elisi. Rispetto al passato, però, il tratto parigino prevede tre passaggi sullo strappo di Montmartre, che abbiamo conosciuto nel 2024 alle Olimpiadi. In altre parole: la gran volata finale questa volta non è così probabile.
I quattro GPM
Côte de Bazemont – Quarta categoria, quota 160 metri
Lunghezza 1.7 km, pendenza media 7%, scollina mento al km 10
Côte du Pavé des Gardes – Quarta categoria, quota 180 metri
Lunghezza 0.7 km, pendenza media 9,7%, scollinamento al km 45.9
Côte de la Butte Montmartre – Quarta categoria, quota 128 metri
Lunghezza 1.1 km, pendenza media 5.9%, scollinamento al km 92.7
Côte de la Butte Montmartre – Quarta categoria, quota 128 metri
Lunghezza 1.1 km, pendenza media 5.9%, scollinamento al km 109.5
Côte de la Butte Montmartre – Quarta categoria, quota 128 metri
Lunghezza 1.1 km, pendenza media 5.9%, scollinamento al km 126.2
Gli uomini da seguire
Tadej Pogačar (UAE Team Emirates-XRG)
Già primo a Rouen, sul Mûr-de-Bretagne, nella tappa di Hautacam e nella cronoscalata di Peyragudes, lo sloveno, che comanda la classifica con un vantaggio enorme (leggasi pure incolmabile) su Vingegaard, sogna di chiudere con il pokerissimo un Tour de France trionfale.
Wout van Aert (Team Visma|Lease a Bike)
Tra il 2019 e il 2022 il belga ha conquistato nove tappe al Tour de France: la doppia cifra arriverà sui Campi Elisi?
Jhonatan Narváez (UAE Team Emirates – XRG)
Dopo aver lavorato tanto e bene per Tadej Pogačar, il campione nazionale ecuadoriano questa volta potrebbe mettersi in proprio.
Jonathan Milan (Lidl-Trek)
Due volte secondo dietro a Merlier e più bravo di tutti a Laval e Valence, il friulano ha praticamente (gli basterà presentarsi all’arrivo sui Campi Elisi) vinto la maglia verde.
Tim Merlier (Soudal Quick-Step)
Primo tanto a Dunkerque che a Châteauroux, il belga punta a un prestigioso tris per dimostrare di essere il velocista più bravo del Tour.
Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck)
Galvanizzato dal successo di ieri, l’australiano insegue un bis che avrebbe un valore clamoroso.
Biniam Girmay (Intermarché-Wanty)
Maglia verde nel 2024, l’eritreo ha l’ultima occasione per salvare un Tour decisamente deludente per lui.
Pasquale Cosco