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| ANALISI

Vlahovic, il Milan fa sul serio: la prima offerta alla Juve

Stando alle ultime indiscrezioni, i rossoneri avrebbero formulato una proposta ufficiale al club torinese, comprensiva del cartellino di Bennacer: i dettagli

In programma mercoledì sera all'Olimpico, Atalanta-Juventus deciderà la settantasettesima edizione della Coppa Italia

Massimiliano Allegri avrebbe chiesto alla dirigenza del Milan uno sforzo sul mercato, che gli permetta di tornare a lavorare con Dusan Vlahovic. Un apprezzamento ricambiato dal diretto interessato, che a sua volta avrebbe chiuso a ogni altra destinazione all’infuori di quella meneghina. Con un solo anno di contratto con la Juventus, ma a 12 milioni di euro netti, non è difficile immaginare quale sia lo scoglio principale per far sì che tutte le parti in causa ne escano senza importanti remissioni economiche.

La posizione di Vlahovic

Vlahovic, ovviamente, ha pieno diritto nel vedersi garantito quanto a suo tempo messo nero su bianco senza pistole puntate alla tempia di nessuno. L’allora dirigenza bianconera, nella persona di Arrivabene, col senno di poi ha certamente ipervalutato un calciatore che, fino a quel momento, era seguito da tutti i principali club del Vecchio Continente e considerato dalla stragrande maggioranza degli esperti un autentico crack. Fa sorridere, piuttosto, come per molti soloni la causa dell’involuzione del serbo sarebbe stata responsabilità diretta della gestione di Massimiliano Allegri, con cui venivano raccontati rapporti tesi: le ultime vicende di mercato, però, sembrerebbero dimostrare tutt’altro…

L’offerta del Milan

Se ormai da settimane quotidiani sportivi, tv ed esperti di mercato sui social e YouTube raccontano come il Milan stia studiando la fattibilità economico-finanziaria dell’affare Vlahovic, stando, invece, all’ultimissima indiscrezione, proveniente dal QS, in casa Juventus sarebbe già pervenuta la prima offerta ufficiale proveniente da Milano che, nello specifico, sarebbe stata di 10 milioni più il cartellino di Bennacer. Per la medesima fonte, però, Comolli e Modesto avrebbero risposto con un secco ‘no’, pur apprezzando le qualità del centrocampista algerino. Il bomber serbo ex Fiorentina, ad ogni modo, oltre che con l’ingaggio pesantissimo da oltre 20 milioni lordi, ne pesa quasi altrettanti a bilancio e solo incassando tale cifra i bianconeri eviterebbero di registrare una minusvalenza.

Giordano Grassi