Analisi

Wimbledon 2024, quarti: preview Musetti-Fritz

La superficie di gioco dovrebbe avvantaggiare lo statunitense che si è aggiudicato l’unico precedente disputato sull’erba
Filippo Re

La superficie di gioco dovrebbe avvantaggiare lo statunitense che si è aggiudicato l’unico precedente disputato sull’erba.

Ultimo italiano in gara nel singolare maschile dopo la sconfitta di Jannik Sinner con Daniil Medvedev, Lorenzo Musetti sfiderà Taylor Fritz mercoledì 10 luglio alle ore 15:30 sul campo n. 1.

Lorenzo Musetti

Grazie anche ad un tabellone non particolarmente complicato, l’azzurro è arrivato per la prima volta tra i migliori otto in uno Slam, dando continuità ai propri risultati dopo aver raggiunto la semifinale a Stoccarda e l’atto conclusivo del Queen’s dove è stato fermato da Tommy Paul; titolare di un buon ruolino di marcia nel 2024 (28-19), il nativo di Carrara tornerà nella top 20 della graduatoria a partire da lunedì prossimo.

Taylor Fritz

Reduce dall’affermazione di Eastbourne, il 26enne californiano ha toccato quota otto vittorie consecutive nel circuito grazie alle quattro partite vinte a Wimbledon, compresa l’ultima in rimonta ai danni del tedesco Alexander Zverev, arresosi con il punteggio di 4-6 6-7 (4-7) 6-4 7-6 (7-3) 6-3 anche a causa di un infortunio al ginocchio patito nel turno precedente con Cameron Norrie.

Precedenti

I due tennisti si sfideranno per la quarta volta in carriera con l’americano avanti per 2 a 1 e vittorioso nell’unico precedente disputato sull’erba proprio a Wimbledon nel 2022 per 6-4 6-4 6-3; di certo, la superficie avvantaggia il n. 12 del ranking mondiale che non ama scambiare troppo da fondo campo, però gli enormi progressi compiuti dal toscano ci portano a sperare che Musetti possa conquistare almeno un set.

Potrebbe interessarti

Analisi
Juventus, chi è Ottolini: le esperienze e il ritorno in bianconero
Il direttore sportivo ha concluso la sua esperienza al Genoa ed è pronto a tornare alla Juventus
Champions League: grandi sfide a Parigi e Madrid
Analisi
Vinicius jr-Real Madrid, qualcosa scricchiola? Tutta la verità…
Il rapporto tra Vinicius jr e la dirigenza del Real Madrid non sarebbe più idilliaco come un tempo: tutti i dettagli
Analisi
Juve, otto partite per capire chi sei: mese cruciale per Spalletti
I bianconeri vengono da due importanti vittorie di fila. Ora, però, vietato abbassare la guardia
Analisi
Fiorentina, svolta Paratici: cosa manca alla fumata bianca
Sarebbe l'ex direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici, attualmente sotto contratto con il Tottenham, l'erede designato di Daniele Pradè: i dettagli
Analisi
Dalla disfatta di Bologna alla Supercoppa: in 43 giorni è cambiato il Napoli
Dalla sconfitta di novembre col Bologna alla sfida con i rossoblù per il primo trofeo stagionale: cosa è cambiato in 43 giorni
Gasperini
Analisi
Gasperini scuote la Roma: servono rinforzi veri a gennaio
Confronto duro con Massara: per il tecnico qualità complessiva e alternative attuali non bastano per le sue ambizioni
Cristian Chivu
Analisi
Inter, la rivoluzione gattopardiana di Chivu non paga: nulla è cambiato da Inzaghi
Sei mesi dopo, l’Inter è ancora prigioniera delle idee del suo vecchio allenatore. E intanto le altre si trasformano
Nkunku
Analisi
Milan, Nkunku e Gimenez: come cambia il loro futuro con l’arrivo di Fullkrug
Il Milan chiude per Fullkrug, quale sarà il futuro degli altri attaccanti?
Andy Diouf, Inter
Analisi
Supercoppa, Riyad amara per Milan e Inter: un’esperienza da dimenticare
Né il Milan né l’Inter lasciano l’Arabia Saudita con un bel ricordo dell’ultima Supercoppa italiana
Analisi
Juve, Spalletti ha un ‘nuovo’ alleato: con la Roma lampi del ‘vero’ Conceiçao
'Insidiato', alla vigilia, da Zhegrova, Francisco Conceiçao è stato uno dei grandi protagonisti della Juventus nel fondamentale successo contro la Roma
Analisi
Roma, urge un rinforzo in attacco: Dovbyk centrale nel mercato di gennaio
La Roma ha bisogno di rinforzi ma tanto del mercato di gennaio dipenderà dalla cessione di Dovbyk
Analisi
Juve-Roma è anche Yildiz contro Soulé: il confronto fra i due talenti
Yildiz ha vinto il 'casting' interno, quando si è preso la maglia numero 10 della Juve anche a scapito di Soulé, poi ceduto alla Roma: l'analisi