keyboard_arrow_left Indietro
| ANALISI

Wimbledon 2025, singolare femminile – le pagelle: Swiatek rinata, Sabalenka bocciata

Primo titolo Slam per la polacca sull’erba londinese mentre continua il digiuno della n. 1 al mondo.

È tempo di bilanci dopo la conclusione del singolare femminile di Wimbledon e non potevano, quindi, mancare i nostri giudizi alle campionesse della racchetta.

Iga Swiatek 10

Una prima metà di stagione disastrosa viene riscattata all’improvviso sulla superficie storicamente meno congeniale al gioco della polacca che, invece, si aggiudica il suo sesto titolo Slam in altrettante finali disputate, lasciando un solo set per strada.

Amanda Anisimova 8

C’è una partita di troppo nel torneo della 23enne statunitense che, ritiratasi nel 2023, è tornata nella scorsa stagione, risalendo la china passo dopo passo; due settimane fantastiche vengono, però, rovinate in parte dal tremendo k.o. per 6-0 6-0 incassato in finale per mano della nativa di Varsavia.

Aryna Sabalenka 5

Nettamente in vetta al ranking WTA, la n. 1 al mondo continua, però, a fallire negli Slam: dopo le finali perse a Melbourne con Madison Keys e a Parigi opposta a Coco Gauff, la bielorussa si ferma un gradino sotto, arrendendosi ad Anisimova in semifinale.

Belinda Bencic 8

Tornata in azione quest’anno dopo la pausa per la maternità nel 2024, la svizzera dimostra di essere, già, ad un ottimo livello, arrivando tra le migliori quattro dove non ha, però, più energie da spendere contro la scatenata Swiatek che le lascia appena due giochi.

Elisabetta Cocciaretto 7

Buon terzo turno raggiunto dalla marchigiana che si arrende soltanto al super tie-break del 3° set a Bencic per, poi, trasferirsi immediatamente a Bastad dove si impone nel WTA 125 sulla terra rossa; l’azzurra si merita, quindi, come premio il ritorno nella top 100 in graduatoria.

Jasmine Paolini 4

Non c’è traccia della giocatrice in grado di raggiungere una splendida finale un anno fa con la toscana eliminata al 2° turno sia in singolare che in doppio in tandem con Sara Errani; inevitabile la separazione dal coach spagnolo Marc Lopez e, probabilmente, qualche rimpianto per aver lasciato Renzo Furlan dopo una proficua collaborazione decennale.

Coco Gauff 2

Un disastro la breve stagione sull’erba della campionessa di Parigi, k.o. all’esordio sia a Berlino che a Wimbledon; l’augurio è di vederla di nuovo competitiva nell’estate sul cemento americano.

Filippo Re