Wimbledon 2025, singolare maschile – le pagelle: Sinner con la lode, Alcaraz rimandato
Primo titolo Slam di un italiano sull’erba londinese grazie ovviamente al fenomeno altoatesino.

È tempo di bilanci dopo la conclusione del singolare maschile di Wimbledon e non potevano, pertanto, mancare i nostri giudizi ai campioni della racchetta.
Jannik Sinner 10 e lode
Utilizza la tremenda delusione di Parigi come carburante per conquistare il titolo più prestigioso al mondo, traguardo mai toccato da un tennista italiano in 148 anni di storia; la sensazione è che ne arriveranno tanti altri.
Carlos Alcaraz 7
Non ha lo stesso sguardo di quando iniziò la rimonta al Roland Garros l’iberico, in versione Calimero nell’atto conclusivo di Wimbledon in cui, dopo la fiammata che lo porta da 2-4 a 6-4 nel parziale d’apertura, non si accende più; la striscia di 24 vittorie in fila, interrotta dall’azzurro, e la terza finale consecutiva ai Championship gli fanno comunque meritare un voto ben sopra la sufficienza.
Novak Djokovic 8
A 38 anni è sostanzialmente il 3° tennista più forte al mondo, ma il sogno del 25° Slam si allontana sempre più per Nole, per la terza volta consecutiva costretto a fermarsi in semifinale in un Major contro un Sinner inarrestabile.
Taylor Fritz 8
Continua a progredire il californiano che, dopo un tabellone impervio in avvio di torneo, riesce ad arrivare per la prima volta tra i migliori quattro sull’erba londinese, uscendo a testa alta dal duello con Alcaraz che gli annulla due set-point nella quarta frazione.
Flavio Cobolli 9
Prima volta ai quarti in uno Slam e nella top 20 della classifica ATP per il grintoso toscano di nascita, ma romano d’adozione, che alza l’asticella in questo Wimbledon per lui indimenticabile; la sensazione è che il nostro connazionale abbia ancora margini di miglioramento.
Grigor Dimitrov 10
Trovarsi in vantaggio di due set con il n. 1 al mondo e futuro vincitore del torneo, ma non poter difendere le proprie possibilità a causa di un infortunio improvviso: non si può essere spiù fortunati del bulgaro che vede sfumare uno dei successi più prestigiosi della sua carriera.
Fabio Fognini 9
C’è anche il voto alla carriera in quello di Wimbledon per il sanremese che gioca un’ultima partita da sogno contro Alcaraz, mettendo in mostra tutto il suo splendido repertorio al passo d’addio: il ligure ci mancherà e anche tanto.
Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini senza voto
Colpiti entrambi da problemi fisici nell’avvicinamento allo Slam londinese, non sono in grado di difendere le proprie possibilità con il carrarino eliminato all’esordio da Nikoloz Basilashvili e il romano fermato sempre al 1° turno dal polacco Kamil Majchrzak; se per Musetti si tratta di un stop momentaneo, il timore è che Berrettini sia, invece, entrato in una spirale che potrebbe presto portarlo ad appendere la racchetta al chiodo.
Filippo Re