Gonzalo Garcia, da promessa a eroe del Real Madrid
L’attaccante classe 2004 si sta prendendo la scena al Mondiale per Club: paragonato a Morientes e Raul, può diventare il nuovo idolo del Bernabeu

C’è qualcosa di speciale quando un ragazzo cresciuto nella cantera del Real Madrid riesce a farsi largo tra i giganti. È una storia che sa di passione, di sacrificio e di sogni che prendono forma dentro un pallone. Gonzalo Garcia, attaccante classe 2004, è l’ultimo nome che sta facendo brillare gli occhi ai tifosi dei Blancos. Non è semplice emergere in un club dove ogni ruolo è occupato da stelle internazionali: quando hai compagni di reparto come Mbappé, Rodrygo ed Endrick, il rischio di restare nell’ombra è altissimo. Eppure Gonzalo, con la calma di chi sa aspettare e la fame di chi vuole spaccare il mondo, si è preso la sua occasione e l’ha sfruttata nel migliore dei modi.
Lo sliding doors di Gonzalo Garcia
Tutto è iniziato nella stagione 2024-25, quando, al Real Madrid Castilla, ha cominciato a segnare con una regolarità impressionante. Gol dopo gol, è diventato il capocannoniere della squadra. I tifosi delle giovanili già sussurravano il suo nome, ma nessuno si aspettava che nel giro di pochi mesi avrebbe lasciato il segno in prima squadra. E invece… A febbraio, in una partita di Coppa del Re contro il Leganes, entra negli ultimi minuti e segna il gol del 3-2 al 93′. Un lampo che fa esplodere il Bernabeu e manda in visibilio i tifosi. Da quel momento,Xabi Alonso – il nuovo allenatore delle Merengues – non ha più avuto dubbi: questo ragazzo merita spazio.
L’incredibile Mondiale per Club di Gonzalo Garcia
E il classe 2004 non ha atteso, si è preso la scena al Mondiale per Club mentre Mbappé era ai box per un attacco di gastroenterite acuta: tre gol in quattro gare, uno più pesante dell’altro, e tutti ai suoi piedi. Ha timbrato il cartellino all’esordio contro l’Al-Hilal di Simone Inzaghi, poi ancora contro il Salisburgo, e infine ha steso la Juventus con un colpo di testa da vero numero 9 che ha deciso l’ottavo di finale, regalando ai suoi i quarti contro il Borussia Dortmund. Ma Gonzalo Garcia non ha solo la ferocia e il fiuto del gol dei veri bomber, è molto, molto di più: nonostante la giovane età ha mostrato personalità, spirito di sacrificio, movimenti intelligenti e quella freddezza sottoporta che non si insegna. O ce l’hai, o non ce l’hai.
Gonzalo Garcia, presente e futuro del Real Madrid
Pedja Mijatović, al Real Madrid dal 1996 al 1999, lo ha accostato a Morientes per la forza fisica e il gioco aereo. Qualcuno invece vede in lui qualcosa di Raul: quella fame silenziosa, quella grinta da veterano. Paragoni pesanti, certo, ma non campati in aria. Gonzalo Garcia non è un giocatore appariscente, non cerca la giocata di tacco o il dribbling a tutti i costi. È concreto. Si muove bene, sa quando attaccare lo spazio, lavora per la squadra. E soprattutto segna, non proprio un dettaglio. Cosa gli riserverà il futuro non è dato saperlo, anche perché il Real Madrid è un club dove tutto cambia in fretta, dove un giorno sei l’eroe e il giorno dopo sei già in discussione. Ma se c’è una cosa che il classe 2004 ha dimostrato finora è di avere la testa giusta per restare con i piedi per terra. Lui non vuole solo esserci: vuole restare, lasciare il segno, e diventare il punto di riferimento offensivo della squadra. Insomma, forse è presto per dire che Gonzalo è il nuovo idolo del Bernabeu, ma una cosa è certa: il ragazzo ha tutto per diventarlo.
Vincenzo Lo Presti