Il declino di Milan Skriniar
Da difensore tra i più pagati al mondo, a “esubero” del Paris Saint Germain: la carriera del difensore slovacco ha preso una piega irreversibile. Ma c’è chi ancora crede in lui, il Fenerbahce di un altro ex Inter, Jose Mourinho

“No, non ci interessa: non lo vogliamo più”. Dovrebbe aver reagito più o meno così la dirigenza parigina quando, una volta che il PSG è ritornato al lavoro dopo il Mondiale per Club – perso in finale col Chelsea -, decidendo sul da farsi per il futuro di Milan Skriniar, ha scelto una strada dritta e senza ritorno.
Tant’è che il 30enne difensore slovacco, arrivato dall’Inter appena due estati fa firmando firmato un contratto quinquennale con il club nove milioni di euro più bonus a stagione, è stato avvistato fuori dal centro tecnico parigino, zaino in spalla, mentre aspettava un taxi per fare ritorno in Hotel (come riportato dall’Equipe).
Una situazione surreale, se si considera che appena due anni fa soltanto Skriniar era l’oggetto del desiderio delle big di mezza Europa. Oggi, invece, completamente fuori dai piani di Luis Enrique, è diventato anche una sorta di peso per il Paris. Strano a dirsi, ma è così. E anche le cifre, collezionate sotto la Tour Eiffel, non hanno giocato dalla sua parte.
Arrivato a parametro zero, Skriniar ha infatti collezionato solo 5 presenze con il PSG nella stagione 24/2025 prima di essere ceduto in prestito al Fenerbahçe, con cui ha disputato 23 gare in tutte le competizioni, segnando 3 gol e servendo 2 assist, contribuendo al secondo posto finale in campionato. Ed è proprio da Mou (altro ex Inter), che lo slovacco tornerà, per sentire di nuovo la fiducia di un gruppo e di una società.
Al ‘Fener’ con Mou, per tornare un big
Come riportato da Fabrizio Romano, Skriniar, dopo aver giocato gli ultimi sei mesi della scorsa stagione in Turchia, ha spinto tanto per tornare, venendo accontentato.
Il Fenerbahce se lo è assicurato nuovamente, trovando nelle ultime ore l’accordo con il PSG, sulla base di 7 milioni più 3 di bonus. La sua avventura in Francia termina così nel peggiore dei modi, con un totale di 37 partite, un solo gol e tanto amaro in bocca, per quella che sarebbe dovuta essere l’occasione della vita e che invece si è rivelata un clamoroso flop.
Giovanni Poggi