Il ritorno di Aubameyang
Chiusa l’avventura in Saudi Pro League, il 36enne attaccante del Gabon ha deciso di fare ritorno in Europa: ripartirà dall’OM, in Ligue1, alla corte di Roberto De Zerbi, un anno dopo appena l’apparente addio

Ci aveva deliziato parecchio in passato, tra Premier, Bundes e Ligue1, facendo un giro largo, partendo dall’Italia, sponda Milan, che vent’anni fa, di questi tempi, se lo lasciò sfuggire troppo presto. Pierre-Emerick Aubameyang è durato giusto il tempo di un cameo nel campionato saudita.
Chiuso dal fresco arrivo di Mateo Retegui, per lui, all’Al-Qadisiya il posto non era più assicurato. Così, dopo aver risolto il contratto che lo legava al club saudita, “Auba” è pronto a tornare ad essere uno dei protagonisti del campionato francese e non solo, guidato da mister Roberto De Zerbi, che si prepara a fargli vivere una seconda giovinezza.
Una carriera tutta o quasi in ascesa
Ventuno gol in 36 partite tra Saudi Pro League e King’s Cup, il suo score nell’ultimo anno con la maglia dell’Al-Qadisiya, rispettando le aspettative di un passaggio che aveva portato nelle casse dei marsigliesi una cifra di circa 9 milioni di euro, ma dopo aver letteralmente dominato in stagione, mettendo a segno 31 centri in 50 gare.
Nettamente melgio di ciò che riuscì a mostrare a Londra, sponda Blues nel 22-23, e del poco fatto intravedere a Barcellona, tappa di passaggio nell’inverno-primavera 2022 dopo il burrascoso e triste addio all’Arsenal. Coi Gunners, oltre alla Coppa d’Inghilterra e la Community Shield, ci sono anche i 92 gol segnati in 163 partite, che fecero dell’attaccante del Gabon – nato in Francia da madre spagnola e padre gabonese, e fratello minore di Catilina (1983) e Willy (1987), anche loro calciatori – un vero e proprio idolo nel nord di Londra.
Idolo fu anche a Dortmund, con due Bundesliga vinte in cinque stagioni e una caterva di gol, 141 in 213 partite: una macchina, spesso e volentieri letale per le difese della Germania e di mezza Europa.
Riavvolgendo il nastro, si torna alle origini del mito Aubameyang, alle profique esperienze da “senior” al Saint-Etienne, e agli anni di Monaco, Lille e Digione. Tutte esperienze che lo hanno portato a diventare, assieme a Cristiano Ronaldo ed Edin Džeko, uno dei tre giocatori nella storia capaci di siglare almeno 50 reti in tre dei cinque principali campionati europei. Nel suo caso, quello tedesco, inglese e francesem con le maglie appunto di Borussia Dortmund, Arsenal, Chelsea, Lilla, Monaco, Saint-Étienne e Olympique Marsiglia.
Manca l’Italia, la Serie A, dove “Auba” avrebbe potuto sicuramente dire la sua. Un Paese che però gli è rimasto e gli rimarrà sicuramente nel cuore, lì dove tutto ebbe inizio, tra San Siro e Busto Arsizio. Ora sarà di nuovo OM, per vincere, ma anche per divertirsi, nell’ultima curva della sua lunghissima carriera.
Giovanni Poggi