Leao pronto a riprendersi il Milan: Allegri la chiave
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| LE STELLE

Leao pronto a riprendersi il Milan: Allegri la chiave

Dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori nelle prime due giornate del Milan, torna in campo Leao: con il nuovo tecnico per la svolta

Attesa alle stelle in casa Milan, non solo per i nuovi acquisti. Strano a dirsi a settembre, mese solitamente dedicato a un’attenta lente di ingrandimento ai nuovi arrivati dal mercato. Dopo la sosta per le nazionali, però, la squadra di Allegri dovrà concentrarsi anche su un altro giocatore, in rossonero ormai dal 2019. Si prepara infatti a tornare in campo Rafa Leao, rimasto ai box per le prime due giornate di campionato dopo l’elongazione al polpaccio destro post rete contro il Bari in Coppa Italia. Il recupero del portoghese non è ancora completo, ma lo staff medico rossonero ha fiducia di poter restituire il calciatore al gruppo in tempo per la terza giornata di Serie A, che vedrà il Milan sfiderà il Bologna

Nuovo ruolo

Occhi puntati su Leao allora, anche perché il precampionato aveva raccontato alcune novità tattiche che sembravano esaltare il gioco del portoghese. Allegri, a maggior ragione dopo la conclusione del mercato, proseguirà per il momento sulla strada del 3-5-2. Modulo in cui è difficile se non impossible immaginare un Leao a tutta fascia. Più facile invece vedere il portoghese come classico numero nove, in coppia con uno tra Pulisic e Nkunku, o magari anche Gimenez. Per il cambio modulo ci sarà poi in caso tempo durante la stagione. 

Fattore Allegri

Un ruolo cruciale nella consacrazione definitiva di Rafa Leao lo avrà inevitabilmente il tecnico. Allegri torna in rossonero con ambizione, ma anche con la consapevolezza di un lavoro non semplice davanti. Negli ultimi due campionati il portoghese, per esempio, non è mai riuscito a raggiungere la doppia cifra. Un risultato deludente, a maggior ragione dopo le quindici reti messe a segno con il Milan nel 2022/23. Non solo i gol: a Leao è mancato anche del ruolo di leadership che gli si chiedeva. Proprio a questo servirà Allegri: come già fatto in carriera, il tecnico dovrà tirare fuori il meglio dal portoghese, andando in controtendenza con quanto (non) fatto da Fonseca e Conceicao nelle ultime esperienze in rossonero.

Claudio Ferrari