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| LE STELLE

Mertens si ritira, sangue belga ma cuore partenopeo. Napoli aspetta il ritorno del suo ‘Ciro’

A 38 anni Dries Mertens ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Il futuro sarà a Napoli?

Dries Mertens ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo a 38 anni. Ad annunciarlo è lo stesso calciatore belga sul suo profilo Instagram con un messaggio nel quale ha rivelato che giocherà la sua ultima gara il prossimo 5 luglio allo stadio Tehelne Pole di Bratislava insieme all’ex compagno e amico Marek Hamsik che si è ritirato ormai due anni fa.

Mertens, nessuno come lui con la maglia azzurra

Una carriera straordinaria quella di Mertens, durata oltre vent’anni, ma che ha senza dubbio toccato il suo picco più alto a Napoli. Con la maglia azzurra il belga è diventato il miglior marcatore di sempre del club con 148 gol in nove stagioni. Ha conquistato sotto l’ombra del Vesuvio una Coppa Italia e la Supercoppa italiana e ha preso parte a 172 reti (113 gol e 59 assist) in Serie A: più di qualsiasi altro giocatore straniero nel periodo nella competizione.

Mertens, il legame unico con la città di Napoli

La cosa più importante che però Mertens ha fatto a Napoli è stato creare un legame speciale con la città e con i tifosi. Ne è una prova il nome dato al suo primogenito, Ciro Romeo, ma anche gli infiniti attestati di stima che Mertens ha sempre manifestato nei confronti della città e dei suoi tifosi che lo hanno accolto come un figlio e che sono pronti, se lui vorrà, ad accoglierlo anche per trascorrere a Napoli la sua nuova vita dopo il ritiro. Del resto Mertens non ha mai nascosto di voler tornare a vivere dove ha lasciato il cuore. 

Anche Napoli, dall’altro lato, deve tanto a un giocatore che ha scritto il suo nome nella storia del club e che, come pochi, ha dimostrato un amore viscerale per i colori azzurri. Napoli per Dries è casa e per Napoli il belga è ancora di più. Solo qualche settimana fa, infatti, il calciatore è diventato cittadino onorario forgiandosi di un titolo che prima aveva ricevuto solo Diego Armando Maradona, il cui nome riecheggia nelle mente di ogni napoletano. “Dodici anni fa arrivai a Napoli per firmare un contratto. Oggi torno non da calciatore, ma da uomo che si è innamorato di una città”, aveva detto nella splendida cornice della Sala dei Baroni del Maschio Angioino in quel giorno speciale, adesso, chissà, che anche per lui sia arrivato il momento di tornare a casa.

Jessica Reatini