keyboard_arrow_left Indietro
| LE STELLE

Napoli, Conte ti volta le spalle. Ora il futuro è in bilico

Antonio Conte scatena il panico con le sue ultime dichiarazioni, lanciando anche chiari segnali sul suo futuro…

Nel calcio, ma non solo, esistono varie categorie di vincenti. C’è chi punta a un trofeo a ogni costo con la testa bassa e usando tutte le armi in proprio possesso, chi come primo obiettivo ha quello di non inseguire un traguardo da solo, ma di farlo in gruppo e con senso di unione, e chi pensa alla propria carriera, vince, ma mette il successo sopra al percorso. Tutti questi sono vincenti, semplicemente raggiungono l’obiettivo in maniera diversa, con atteggiamenti distanti e soprattutto dando a un pezzo di metallo un valore decisamente differente. Nell’ultima conferenza stampa, alla vigilia della partita del suo Napoli contro il Monza che si giocherà questa sera alle 18.00, Antonio Conte ha dimostrato di appartenere all’ultima delle tre categorie.

Conte, un vincente! Sì, ma di che tipo…?

La certezza che Antonio Conte sia un vincente non può essere messa in discussione. Basti guardare la sua bacheca a casa, stracolma di scintillanti coppe sulle quali sono incisi i nomi di Juve, Chelsea e Inter, squadre che ha portato al successo con il duro lavoro e con la sua mentalità. Conte sa come vincere, lo ha sempre fatto in carriera e oggi prova a farlo anche a Napoli ma, per l’ennesima volta, si conferma anche un allenatore incapace di apprezzare il valore di un cammino, di un progetto o di una crescita, in grado solo di guardare all’orizzonte sperando di raggiungerlo con il mezzo più rapido e potente del mondo. Questo è il significato delle sue parole. “Non rinnego niente, ma ti rendi conto di alcune situazioni e non mi sento di confermare tutto quello che ho detto. È stato chiaro anche il discorso di Kvara, dissi che Napoli non doveva essere un club di passaggio, non vorrei passare per bugiardo su cose disattese. In questi 8 mesi ho capito che tante cose qui a Napoli non si possono fare”. Eppure, con una sola competizione e 200 milioni spesi sul mercato le aspettative erano decisamente più alte e ancora oggi il sogno Scudetto sembrerebbe alla portata.

Conte e la dimensione del Napoli: le aspettative disattese

Conte, però, frena e getta ombre sul suo futuro a Napoli. Quella piazza che aveva tanto sponsorizzato prima di firmare oggi gli è indigesta perché non gli mette a disposizione i mezzi migliori al mondo. E pensare che prima di lui era stato un certo Luciano Spalletti, dopo una clamorosa rivoluzione estiva, a riportare il Tricolore a Napoli e i mezzi non erano sicuramente superiori a quegli attualmente a disposizione di Conte. Dopo mesi a parlare di obiettivo Europa, con la Conference come possibilità e come passo in avanti rispetto a un anno fa, oggi il tecnico mette in scena il suo solito spettacolo rimangiandosi tutto e lamentando l’assenza di una trasformazione che lui si prospettava del club, un adeguamento della società a una dimensione che ancora non gli appartiene. E sono questi i presupposti che fanno parlare Conte, da qui nasce una polemica che a fine anno metterà in discussione la sua permanenza, oggi non scontata, anzi difficile.

Niccolò Di Leo