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| LE STELLE

Orsolini merita la Nazionale: Spalletti non ha più scuse

Non convocare Riccardo Orsolini con l’Italia sarebbe un errore e ora anche Luciano Spalletti non può più esimersi

Questa volta non ha bussato alla telecamera, come aveva fatto dopo il gol contro la Lazio a ridosso della sosta per le Nazionali. Riccardo Orsolini ha direttamente sfondato la porta, quella difesa da Sommer al Renato Dall’Ara e, simbolicamente, quella della casa di Luciano Spalletti. Una rovesciata che non è passato inosservata. Non può essere altrimenti e non solo per l’estetica dell’ennesimo straordinario gol di un esterno che in questi anni è cresciuto a vista d’occhio. Ma anche per la sua pesantezza. Bologna si conferma indigesta per Simone Inzaghi e per un Inter che cade nel finale e vede il Napoli raggiungerlo in cima alla classifica. Questa volta non ci sono errori del portiere, solo le polemiche per una rimasse laterale effettivamente battuta più avanti di quindi metri. Polemiche che passano in secondo piano davanti alla prodezza di ‘Orsonaldo’.

Luciano, ora convocalo…

Riccardo Orsolini, il ventottenne di Ascoli Piceno diventato simbolo del Bologna, ha segnato il suo dodicesimo gol in questa Serie A, il quattordicesimo di una stagione che a meno di sorprese lo vedrà impegnato anche in finale di Coppa Italia contro una tra Milan e Inter e che potrebbe riportarlo in Champions League. Numeri e obiettivi raggiunti che ora lo rendono l’uomo del momento, come conferma anche il premio MVP di marzo. Eppure, di azzurro non se ne parla. Lui bussa, segna e si fa vedere, ma Spalletti non lo chiama e i motivi restano ignoti. Sicuramente il modulo usato dall’Italia non aiuta. Nel 3-5-2 trovargli un posto non è semplice, ma non basta come motivazione per giustificare l’ennesima partita degli azzurri che Orsolini ha visto da casa contro la Germania.

Zaccagni insegna

Da qui al termine della stagione non ci saranno più soste per la Nazionale. Forse un bene per l’esterno del Bologna, perché questo tempo sarà d’oro per le riflessioni di Luciano Spalletti. Riflessioni che, però, possono e devono avere un solo esito. La maglia azzurra è anche simbolo di meritocrazia e Spalletti questo lo ha capito. Una dimostrazione è stata la convocazione di Mattia Zaccagni, in grande spolvero con la Lazio, e utilizzato nella sfida di ritorno contro i tedeschi per pochi minuti nel ruolo di trequartista. Quando a disposizione si hanno giocatori di un certo calibro uno spazio lo si trova sempre, anche se costringendoli a rinunciare a qualche caratteristica. E così anche Riccardo Orsolini merita la sua chiamata. Dove farlo giocare? Questo dev’essere il vero tema delle riflessioni ‘spallettiane’, partendo però da una base: ‘Orso-gol’ dev’essere convocato, poi si capirà come impiegarlo.

Niccolò Di Leo