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| LE STELLE

Tra Djokovic e quota 100 manca soltanto una vittoria

Il 24 volte vincitore di Slam può raggiungere un traguardo prestigioso nel fine settimana.

Australian Open, 3° turno: preview Djokovic-Etcheverry

Dopo l’infortunio rimediato ai quarti di finale dell’Australian Open contro Carlos Alcaraz e il successivo ritiro in semifinale opposto ad Alexander Zverev, il rendimento di Novak Djokovic era crollato al rientro in campo a Doha e Indian Wells, ma il 37enne serbo ha sette vite come i gatti e l’ha dimostrato a Miami dove ha raggiunto l’atto conclusivo del Masters 1000 senza cedere neanche un set.

I nuovi record di Djokovic

In Florida, il nativo di Belgrado è diventato il tennista con il maggior numero di vittorie nella storia dei Masters 1000, scalzando dal 1° posto Rafa Nadal che si era fermato a quota 410, e il più vecchio finalista nella storia dei 1000 a 37 anni e 10 mesi; in aggiunta, ha eguagliato Roger Federer per numero di stagioni consecutive (20) con almeno una finale nel circuito ATP.

Nole vuole il titolo n. 100 a Miami

Il traguardo a cui, però, tiene maggiormente il 24 volte vincitore di Slam è quello legato al numero dei titoli perché, in caso di successo con il 19enne Jakub Mensik nell’atto conclusivo in programma domenica 30 marzo alle ore 21:00 italiane, toccherebbe quota 100: soltanto altri due tennisti, Jimmy Connors (109) e Roger Federer (103), sono riusciti ad andare in tripla cifra in questa speciale classifica.

Per Nole è, ormai, diventato un chiodo fisso dalla scorsa estate: “Da quando ho vinto le Olimpiadi, che sono state il mio successo n. 99, sono consapevole che ogni torneo potrebbe essere quello giusto. Farò di tutto affinché domenica sia la giornata giusta, non ho ancora perso un set e sto giocando davvero un ottimo tennis: era tanto tempo che non giocavo così bene”.

Da quando è seguito dal suo grande ex rivale Andy Murray, Djokovic sembra aver compiuto enormi progressi al servizio e siamo certi che potranno essergli utili nella finale contro un avversario che ha realizzato ben 25 aces nella sfida con Taylor Fritz: “Credo che il servizio stia funzionando da inizio stagione, ovviamente non così tanto come nelle ultime due partite. Non mi aspettavo di poter raggiungere certi standard, specialmente in condizioni non facilissime a causa del vento: ora so cosa significhi essere come Opelka o Isner. In termini di ace sono ancora lontano da loro, ma ho raccolto davvero tanti punti gratuiti durante questo torneo grazie alla battuta”.

Filippo Re