L’alfabeto della Serie A: dalla A di Allegri alla T di Thauvin
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L’alfabeto della Serie A: dalla A di Allegri alla T di Thauvin

Anche questa settimana abbiamo raccolto i top e flop di giornata elencandoli in ordine alfabetico

La nona giornata di serie A si è aperta con la vittoria corsara del Napoli al Bentegodi e si è chiusa con la vittoria corsara dell’Empoli contro la Fiorentina nel derby toscano. Nel mentre la Juventus ha vinto a San Siro contro il Milan rimescolando le carte in cima alla classifica. Anche questa settimana abbiamo raccolto i protagonisti in positivo e in negativo di giornata elencandoli in ordine alfabetico.

A come Allegri

Si può mettere in discussione a livello tecno-tattico ma non gli si può certo dire che non ci metta l’anima. In panchina dà vita a un vero e proprio show lanciando all’aria giacca e cravatta ed esultando come un pazzo al gol di Locatelli. La Juve adesso è terza e piano piano il buon Max si sta prendendo le sue rivincite. One man show!

L’alfabeto della Serie A: dalla A di Allegri alla T di Thauvin

B come Bologna

Da quando un anno fa Thiago Motta si è seduto sulla panchina dei felsinei, la squadra gioca che è una meraviglia. In questo momento il Bologna è settimo a pari punti con la Roma. Contro il Frosinone abbiamo assistito a una delle più belle partite della nona giornata, con due squadre che in questo momento giocano il miglior calcio della Serie A. Chapeau ai due allenatori.

C come Coincidenze?

Io non credo (cit.). Locatelli ri-decide Milan Juventus 7 anni dopo. Anche all’epoca si giocò il 22 Ottobre, solo che Manuel vestiva rossonero. A questo giro ha segnato con la maglia della sua squadra del cuore dopo 50 partite di astinenza. Un gol dal sapore speciale.

D come Dia

Si scrive Salernitana ma si legge Dia. L’attaccante segna una doppietta contro il Cagliari realizzando il terzo gol in campionato. Le speranze di salvezza del Cavalluccio Marino sono legate a lui. Che San Matteo lo conservi sempre integro e in forma.

E come El Shaarawy

Segna al 90’ regalando una vittoria importantissima alla Roma e scoppia in lacrime dopo una settimana tremenda in cui era stato ingiustamente finito nel calderone del calcioscommesse per colpa di Fabrizio Corona. Il Faraone ha fatto causa al re dei paparazzi e in attesa di una rivincita in tribunale, si è preso una bella soddisfazione in campo. Resiliente. 

F come Ferguson

Ma possibile che nessuna big si sia accorto di questo 24enne che da due incanta in serie A? Sette gol nello scorso campionato, due in questo, più quattro assist. Dietro il successo del Bologna c’è il talento del trequartista scozzese che porta il cognome di uno dei più grandi allenatori della storia del calcio. Thiago Motta se lo coccola, fin tanto che non spicchi il volo e lasci il nido.

G come generazioni future della Juve

Quando la Vecchia Signora nel 2018 creò l’under 23 per farla giocare in serie C, seguendo il modello spagnolo, in molti storsero il naso. A 5 anni di distanza la Next Gen si sta rivelando una risorsa, considerando anche il percorso di spending review intrapreso dalla società, Anche perché a discapito dello scetticismo iniziale, Allegri li sta facendo giocare tutti questi ragazzi. Difatti la Juventus è l’unica squadra che ha fatto debuttare nella Serie A 2023/24 almeno 2 giocatori nati dal 2005 in poi (Kenan Yildiz e Dean Huijsen). Per non parlare dei vari Kaio Jorge, Barrenechea e Soulé che stanno brillando in prestito al Frosinone. Il futuro non è roseo, ma è bianconero. 

Hasta la vista amigo

Meglio la LuLa o la ThuLa? Difficile dirlo ma quando c’è Lautaro di mezzo tutto è più semplice. I nerazzurri schiantano il Verona al Bentgodi sorpassando i cugini rossoneri in classifica. Non solo Lautaro e Thuram, la squadra di Inzaghi splende in tutti i reparti, con la difesa che è tornata granitica come ai tempi d’oro (solo 5 gol subiti) e un centrocampo di qualità da far invidia ai top club europei. L’inter fa davvero paura. 

Incredibile come il gol di De Silvestri

Erano 12 anni che non veniva realizzato un gol di testa da fuori area. L’ultimo era stato Gattuso in un Milan Cagliari del 2011. Il capitano del Bologna ha usato la testa nel vero senso della parola: sfruttando una respinta di Turati, non ci ha pensato due volte a incornare il pallone e a mandarlo in rete da 17-18 metri di distanza. Ariete.

L come Lookman

Con l’addio di Zapata, Muriel sul viale del tramonto e Scamacca non ancora al top, Lookman è il motore della Dea. Contro il Genoa ha segnato il suo terzo gol in campionato ed è stato una spina nel fianco nella difesa rossoblu per tutta la partita. Non sarà più l’Atalanta dei miracoli, ma con un Lookman così, si può ancora sognare in grande.

M come Milan

La sconfitta casalinga ha riacceso le critiche su Pioli, incapace di gestire al meglio i cambi, secondo i tifosi rossoneri. A conti fatti il Milan, tranne che nel derby, non ha mai toppato finora. Contro la Juve ha pagato oltremodo l’espulsione di Thiaw al 40’ ma fino ad allora si era reso più pericoloso dei bianconeri con Szcesny decisivo nei primi minuti su Giroud. La squadra di Pioli ha tenuto botta per 60’ nonostante l’inferiorità, costringendo spesso gli avversari a cercare la conclusione da fuori. Pioli l’ha gestita al meglio ma non ha potuto nulla contro la sfortuna che ha voluto che Krunic deviasse il tiro di Locatelli, mandando fuori tempo Mirante. Il match del Maradona contro il Napoli potrebbe rappresentare lo spartiacque della stagione.

N come Napule è

Torna alla doppietta Kvaratskhelia e torna a sorridere il Napoli dopo la tempesta delle scorse settimane. La prossima sarà sfida scudetto contro il Milan. Con Kvara tornato in forma scudetto è lecito osare e sognare.

O come Orsonaldo

Nella vittoria del Bologna contro il Frosinone non entra nel tabellino marcatori ma si rende protagonista di una prestazione maiuscola dove sfiora più volte il gol. Al 68’ stop al volo, doppio passo e finta a sinistra che ubriaca il difensore ciociaro, ma il suo mancino termina a lato. Un’azione da far vedere nelle scuole calcio.

P come portieri

Menzione speciale per i numeri 1 con tre nomi su tutti: Szczesny, Consigli e DI Gregorio. Partiamo dal portiere polacco che al 14’ devia con la punta delle dita il sinistro in area piccola di Giroud. Una parata che vale letteralmente un gol. Probabilmente se i rossoneri avessero segnato al quarto d’ora, avremmo assistito a un’altra partita. Seconda menzione per l’estremo difensore del Sassuolo che nega per ben due volte il gol alla Lazio su calcio d’angolo. Soprattutto nel finale di partita, prima respinge coi pugni sul colpo di testa fortuito di Thorstvedt e poi da terra riesce a calciare fuori la palla che stava carambolando in rete. Riflessi da felino che permettono agli emiliani di non subire un passivo pesante contro la Lazio. Terza menzione per l’uomo Digre, senza se e senza ma uno dei migliori portieri del nostro campionato. Se la Roma riesce a trovare il gol soltanto al 90’, il merito è soprattutto il suo che fa almeno due parate decisive. Meriterebbe davvero la convocazione in Nazionale.

R come Remuntada

È tornata la Lazio! Contro il Sassuolo i biancocelesti hanno dato vita alla partita perfetta, con Provedel che ha assistito alla vittoria da spettatore non pagante. Luis Alberto è il vero trascinatore degli aquilotti: partecipa all’azione del gol di Felipe Anderson e mette la sua firma sul secondo gol con uno splendido scavetto a superare l’incolpevole Consigli. Adesso all’appello manca solo immobile: se tornasse il bomber degli scorsi campionati, la Lazio potrebbe davvero dar fastidio là in alto. R anche come rincorsa, quella che spera di fare l’Empoli dopo l’incoraggiante derby vinto contro la Fiorentina.

S come Sansone

Quando i primi di settembre il Lecce ha tesserato lo svincolato Sansone, in molti hanno storto il naso etichettandolo per “bollito”. Contro l’Udinese, l’ex ala del Villareal, ha dimostrato di poter ancora dare tanto al nostro calcio. Dribbling sulla destra e cross al bacio in area, poi spinto in rete da Piccoli. Un assist che vale da solo il prezzo del biglietto.

T come Thauvin

Contro il Lecce ha realizzato la sua prima rete in serie A. Dopo l’arrivo a Udine lo scorso gennaio, l’ex Marsiglia non era ancora riuscito a trovare la sua prima marcatura italiana. L’ha fatto ieri portando momentaneamente in vantaggio l’Udinese. In generale ha dato segnali incoraggianti in una squadra che ha nell’attacco il suo tallone d’Achille. I tifosi friulani sperano di rivedere l’enfant prodige che qualche anno fa incantava il Vélodrome.

Uh che peccato per Schuurs

Uno dei più forti centrali della serie A ha rimediato la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e dovrà stare fermo a lungo. Una brutta tegola per Juric che gli aveva affidato le chiavi della difesa del Torino.

V come Vignato

La scorsa partita ha segnato il suo primo gol in serie A, mentre all’Olimpico ha fatto vedere i sorci verdi alla difesa della Roma. Da diverso tempo se ne parla un gran bene e si è già reso protagonista nell’Italia under 19 con cui ha vinto l’ultimo Europeo. “Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette…” cantava De Gregori e noi ci auguriamo che Vignato diventi presto il numero 10 di cui la Nazionale ha un disperato bisogno.

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