Analisi

Allegri contro Conte 12 anni dopo: un segnale per la Serie A

Anche se sono passate quattro giornate il Napoli è la favorita per la Serie A. Ma il Milan vuole iscriversi alla corsa
Claudio  Ferrari

Anche se sono passate quattro giornate il Napoli è la favorita per la Serie A. Ma il Milan vuole iscriversi alla corsa

Dodici anni dopo, sarà ancora una volta Antonio Conte contro Massimiliano Allegri. Sembra incredibile, ma l’ultimo precedente tra i due allenatori risale effettivamente a un’era sportiva fa. Era l’ottobre 2013 e la Juventus vinse 3-2 contro il Milan: da allora il nulla.

Percorsi diversi

In dodici anni Conte e Allegri non hanno più avuto modo di incrociarsi: il primo è andato prima in Nazionale, poi al Chelsea e al Tottenham, mentre il secondo è rimasto in Serie A pur con qualche pausa lungo il percorso che gli ha impedito di tornare a incrociare Conte proprio negli anni in cui l’ex CT è tornato in Italia. 

Sfida al vertice

Oggi conta il presente, non più il passato. E due degli allenatori più vincenti della storia del calcio italiano si troveranno nuovamente di fronte. Antonio Conte andrà a caccia del sesto scudetto dopo aver centrato il record di averlo vinto con tre squadre diverse, Max Allegri proverà a portare avanti il percorso di rinascita del Milan con qualche flebile speranza di lotta per il titolo per raggiungere Trapattoni a quota sette. Sarà insomma una sfida nella sfida quella tra i rossoneri e il Napoli, ma anche un incrocio importante in chiave scudetto.

L’anti Napoli

L’inizio di stagioneha certificato quanto era già chiaro a tanti:il Napoli è ancora la squadra da battere in Serie A. E resta vacante il posto di antagonista, considerando anche le difficoltà di un’Inter senza certezze. E allora se da un lato c’è la Juventus di Tudor, dall’altro c’è proprio il Milan di Allegri. Una di queste due, al netto di sorprese dalle possibili outsider, sarà la rivale di Conte nella corsa al titolo. E già il confronto diretto di domenica prossima potrebbe dire molto sulle ambizioni rossonere, considerando anche le assenze con cui Allegri è costretto a fare i conti al momento. Per iscriversi alla corsa più importante, insomma, l’avversario sarà ancora una volta quello di una vita. 

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