
Atalanta imbattuta, ma i pareggi pesano come sconfitte
La squadra di Juric è solida e imbattuta, ma la mancanza di cinismo rischia di frenarne la corsa verso l’alto

Dopo sette giornate, l’Atalanta di Ivan Juric è ancora imbattuta. Un traguardo che racconta la solidità del gruppo e la mano sicura dell’allenatore, capace di dare subito identità e organizzazione a una squadra che concede poco e gioca con intensità. Con 11 punti frutto di due successi e cinque gare impattate, i nerazzurri si confermano tra le realtà più affidabili del campionato. E il dato, raccolto dal noto portale statistico Opta, è di prestigio anche a livello europeo: nei cinque principali tornei infatti solo il Bayern Monaco, oltre alla Dea, non ha ancora perso una partita.
Non è tutto oro quel che luccica
Ma il rovescio della medaglia è evidente. Cinque pareggi in sette turni sono un freno pesante per chi punta a restare stabilmente nei piani alti. Non è questione di gioco — quello c’è, eccome — ma di concretezza. Contro la Lazio, per esempio, il dominio è stato netto: 16 tiri a 4, sei conclusioni in porta contro una, 2.25 Expected Goals contro soli 0.23. Ma la vittoria è sfumata e non è la prima volta che quest’anno accade. L’Atalanta costruisce, pressa e impone il ritmo, ma al momento decisivo le manca qualcosa: precisione, lucidità, cattiveria sotto porta. Un limite che rischia di vanificare, alla distanza, il buon lavoro che si sta imbastendo.
Doppia faccia
Juric può essere alla fine della fiera soddisfatto a metà: la sua squadra è equilibrata, solida e sempre dentro le partite, ma deve imparare a chiuderle e a concretizzare. L’imbattibilità fa morale e dà fiducia, ma i pareggi non bastano per chi ambisce a tornare protagonista. Cinque in sette giornate è un dato delittuoso, se si pensa che nei Big 5 solo il Certa Vigo (sette) ne conta di più. E mai l’Atalanta, nella sua storia, ha collezionato più segni “X” dopo sette giornate in un solo massimo torneo. La prossima sfida sarà proprio questa: trasformare il buon calcio in punti pesanti, anche magari grazie a un pizzico di fortuna in più. Solo così la stagione dell’Atalanta potrà decollare davvero.