Analisi 1 settembre

Calciomercato Roma, Sancho e George: tutto o niente? Niente!

La Roma non è riuscita a chiudere il doppio colpo, anzi triplo, nell'ultima giornata di calciomercato
Niccolò Di Leo

La Roma non è riuscita a chiudere il doppio colpo, anzi triplo, nell’ultima giornata di calciomercato

Il mercato della Roma prometteva botti stellari. I botti ci sono stati, le stelle decisamente meno. Le ultime ore della sessione estiva di calciomercato non sono portatrici di buone novelle, ma solo di notizie pessime per i tifosi giallorossi e soprattutto per Gian Piero Gasperini. Il tecnico dovrà fare a meno dell’esterno tanto sperato e, come se non bastasse, sarà costretto a rinunciare anche al centrocampista che avrebbe dovuto allungare la rosa di nomi a sua disposizione. Una doppia pessima notizia che è arrivata dall’Hotel Sheraton di Milano, dove agenti, direttori sportivi e altri addetti ai lavori stanno definendo in queste ore le trattative in corso.

Sancho non era convinto, il procuratore non è stato convinto

Il primo nome sfumato è quello di Jadon Sancho. L’esterno inglese ha salutato il Manchester United, ma è rimasto in Premier League per trasferirsi in prestito all’Aston Villa, con l’intero ingaggio che verrà pagato dai Red Devils, più una clausola in favore dei Villans che avranno la possibilità di rinnovare ulteriormente il prestito per un’altra stagione. Sancho era stato per settimane il primo nome per le corsie esterne dalle parti di Trigoria. La Roma e il Manchester avevano trovato rapidamente la quadra per la cessione, definendo i dettagli e preparando i contratti. I problemi, però, sono nati nella trattativa con calciatore e agente.

Nonostante anche qui non ci fossero ostacoli di tipo economico, il giocatore non era convinto della destinazione e il procuratore insisteva affinché nel ‘pacchetto’ fosse inserito anche il suo assistito George, classe 2006 in forza al Chelsea. Un’ipotesi che la Roma non ha mai preso in considerazione, spingendo anche l’agente a fare qualche passo indietro. L’insistenza della Roma fino alla giornata di ieri si è rivelata quindi tempo sprecato, lasciandosi sfuggire la possibilità di rinforzarsi sugli esterni e, probabilmente, costringendo Baldanzi a restare nella Capitale facendo sfumare il passaggio all’Hellas Verona.

Pessina, una scelta di cuore

Un discorso simile lo si può fare anche per Matteo Pessina o, meglio, stesso esito ma dinamiche diverse. Il centrocampista e capitano del Monza è destinato a restare in Serie B da vera bandiera, rinunciando all’occasione non solo di fare un nuovo salto di categoria, non solo di trasferirsi alla Roma, ma di ritrovare anche quel Gian Piero Gasperini che lo aveva lanciato con la maglia dell’Atalanta. Nelle ultime ore, infatti, una trattativa che sembrava fattibile sembrerebbe aver preso una piega negativa. Pessina non è convinto del trasferimento, il Monza lo ritiene un giocatore fondamentale per la risalita in Serie A del club. Il classe 1997, dunque, per scelta d’amore ha deciso di restare in Brianza, passando dall’essere un Campione d’Europa a un giocatore di serie cadetta. Il tutto nell’arco di soli quattro anni.

Niccolò Di Leo

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