Liverpool, Premier League
Analisi

Ci hanno tolto il Boxing Day! Forse è il momento di fermarci…

Ci hanno tolto anche il Boxing Day, ultimo bagliore di una calcio tradizionale che ormai non c'è più
Niccolò Di Leo
Liverpool, Premier League

Se si cerca del romanticismo nel mondo del calcio l’esito potrebbe essere inatteso e deludente. La direzione presa dallo sport più seguito al mondo non lascia spazio al passato, rompe qualsiasi legame e tutto intorno a noi sembra esser diventato più cinico e distaccato. L’unico bagliore di luce sembra provenire Oltremanica, dall’Inghilterra. Lì gli stadi ancora si riempiono, l’affetto dei tifosi è quotidiano e il calcio non è solo un’industria, ma un sentimento che divide e unisce il popolo. Eppure, anche la Premier League oggi sembrerebbe aver scelto le sue priorità. Il 26 dicembre del 2025 non ci sarà spazio per far scendere in campo le squadre. Il tanto atteso, amato e storico ‘Boxing Day’ è stato messo da parte e la causa è quella volontà o, forse, necessità di seguire la direzione presa dal calcio mondiale.

Solo una partita in programma

Le festività verranno vissute senza calcio per il popolo inglese. L’unica partita che mantiene viva un lume, o forse più fiammifero, di speranza è la sfida di questa sera alle 21.00 tra il Manchester United e il Newcastle United. Red Devils e Magpies avranno puntati addosso gli occhi di tutti quegli appassionati che troveranno indigesto il pranzo si Santo Stefano e che hanno vissuto il Natale con meno certezze del solito. Oggi il ‘Boxing Day’ viene annullato e lo comunica la Federazione calcistica inglese. Lo fa con la promessa di darsi appuntamento alla prossima stagione, garantendo il ritorno.

Ci hanno tolto il Boxing Day!

Eppure, nonostante il clima sereno che dovrebbe caratterizzare le festività ancora una volta ci troviamo a dover far polemica nei confronti dello sdoganato “calcio moderno”, di quella triste evoluzione che ha preso un sport sempre meno popolare e sempre più televisivo. Oggi ci tolgono il ‘Boxing Day’ e lo fanno perché il calendario è troppo intasato, perché ci sono troppe partite da dover giocare e, giustamente, i calciatori hanno bisogno di relax. Giustamente perché le partite sono aumentate a dismisura e quindi è lecito che riposino per evitare di aumentare il tasso di infortuni. Ma forse è arrivato il momento di fermarci, non solo per i troppi impegni, ma anche banalmente per riflettere. Realmente serve giocare così tanto e privare la gente di quelle tradizioni di cui ha sempre vissuto?

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