
Conte e il Napoli tra trionfi e tensioni: un copione già visto

Vincere, festeggiare e poi salutare: è spesso questo il percorso di Antonio Conte nella sua carriera da allenatore. Una storia che pareva destinata a ripetersi anche a Napoli, prima che Aurelio De Laurentiis riuscisse a convincerlo a restare con un mercato faraonico. La nuova stagione, però, non è iniziata nel migliore dei modi, né sul piano dei risultati né su quello del feeling generale. Qualcosa tra Conte e l’ambiente partenopeo sembra essersi incrinato, un copione già visto nella carriera del tecnico. In passato, infatti, non è raro che Conte abbia lasciato la squadra alla fine della seconda stagione o addirittura prima.
L’esperienza al Chelsea
L’avventura di Antonio Conte al Chelsea è iniziata nel segno del trionfo. Al suo primo anno in Inghilterra, il tecnico ha conquistato subito la Premier League con due giornate d’anticipo. La seconda stagione, però, è stata ben diversa: le tensioni interne si sono moltiplicate e i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative. Il Chelsea è stato eliminato agli ottavi di Champions League e ha chiuso il campionato al quinto posto, restando fuori dalla zona Champions. La vittoria della FA Cup contro il Manchester United non è bastata a salvare la panchina di Conte, che è stato esonerato il 13 luglio 2018.
La parentesi all’Inter
Conte approda all’Inter nell’estate del 2019, voluto fortemente dal presidente Zhang e da Beppe Marotta, con cui aveva già condiviso successi alla Juventus. L’inizio è esplosivo: sei vittorie consecutive in campionato, un record che non si vedeva dai tempi di Helenio Herrera. Nonostante il grande avvio, la squadra non riesce a strappare lo Scudetto alla Juventus e viene eliminata subito in Champions League, ma raggiunge la finale di Europa League, poi persa contro il Siviglia. Conte decide di restare per un’altra stagione e viene ripagato: guida l’Inter alla conquista del titolo con quattro giornate d’anticipo, interrompendo il dominio bianconero. Tuttavia, le divergenze con la società portano a una separazione consensuale poco dopo il trionfo e al suo posto arriva Simone Inzaghi.
Il Tottenham
Nel novembre 2021, Conte torna in Premier League per prendere in mano il Tottenham a stagione in corso. L’impatto è immediato: diventa il primo tecnico degli Spurs a rimanere imbattuto nelle prime sette partite. Chiude la stagione con un quarto posto che vale la qualificazione alla Champions League, ma l’anno successivo è segnato da difficoltà personali e professionali. Tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, perde il suo storico preparatore atletico Gian Piero Ventrone e deve sottoporsi a un’operazione alla cistifellea, che lo costringe a lasciare temporaneamente la guida della squadra al vice Stellini. Nel frattempo, i risultati peggiorano e nel marzo 2023 arriva la risoluzione consensuale del contratto, mettendo fine alla sua esperienza londinese.