Conte, ‘identità e grinta’ dopo la lite: il Napoli riscopre la fame di Scudetto
La vittoria ottenuta al Maradona contro la ‘nuova’ Atalanta di Vincenzo Palladino ha offerto la risposta migliore alle speculazioni che circondavano il Napoli e il suo tecnico, Antonio Conte, dopo il recente sfogo e la breve pausa di riflessione nella ‘sua’ Torino. Nonostante le pesanti assenze, la squadra azzurra ha mostrato subito i tratti distintivi del proprio allenatore: identità, grinta, fame agonistica, ossessione per la vittoria e capacità di soffrire quando gli avversari, come i bergamaschi, hanno tentato di reagire. I tre punti conquistati sono fondamentali e potrebbero rappresentare la fine della “bufera” mediatica.
Conte, aspettando Lukaku segnali da Neres e Lang
L’importanza del successo è sottolineata dai marcatori: i gol di Neres e Lang dimostrano che il tecnico sembra finalmente poter contare su figure che, per diversi motivi, non sono mai stati titolari inamovibili. Poi, il ritorno di Romelu Lukaku in attacco, atteso a breve, potrebbe aprire nuove ed efficaci soluzioni tattiche per la fase offensiva del Napoli, storicamente incentrata sull’attaccante centrale nel sistema di Conte. L’unico neo sul fronte offensivo resta l’incertezza sul futuro di Rasmus Højlund, il cui addio rischierebbe di essere un colpo duro per la pianificazione a lungo termine.
Conte, obiettivo Scudetto
Con il ritrovato spirito e l’impronta di gioco definita, il Napoli – campione in carica – ha tutte le carte in regola per ambire nuovamente alla vittoria dello Scudetto. Tuttavia, lo stesso entusiasmo non accompagna le previsioni per il cammino in Champions League: tra i tifosi serpeggia l’idea di come, storicamente, la massima competizione europea sia spesso indigesta ad Antonio Conte,. La risposta del Maradona, intanto, ha dato il via alla rincorsa…