Analisi 9 gennaio

Didier Deschamps e l’addio alla Francia: sostituirlo sarà difficile

L’ex centrocampista della Juve lascerà il ruolo di ct della nazionale francese nel 2026

L’ex centrocampista della Juve lascerà il ruolo di ct della nazionale francese nel 2026

Didier Deschamps lascerà il ruolo di ct della Francia nel 2026. Lo ha annunciato proprio l’allenatore francese in un’intervista rilasciata a TF1: «Sono qui dal 2012. Ho programmato fino al 2026, la prossima Coppa del Mondo, ma mi fermerò lì perché prima o poi avrei dovuto farlo. Nella mia testa è tutto molto chiaro. Quando una cosa è così bella, vorremmo che non finisse mai. Ma devi sapere come dire stop».

Il trionfo in Russia e la doppietta sfiorata

Sostituire Deschamps, al termine del Mondiale organizzato congiuntamente da Stati Uniti, Canada e Messico, sarà davvero complicato per la Federcalcio francese . L’ex centrocampista della Juve ha svolto un ottimo lavoro sulla panchina della Francia, ottenendo grandi risultati e portando i transalpini anche sul tetto del mondo. Deschamps, capitano della Francia campione del mondo nel 1998 e d’Europa nel 2000, da ct è riuscito a vincere il Mondiale nel 2018 in Russia battendo in finale la Croazia e, quattro anni dopo, in Qatar, ha raggiunto di nuovo la finale, persa solo ai calci di rigore contro l’Argentina di Lionel Messi. Sfiorando una clamorosa doppietta. 

I prossimi obiettivi

Didier, inoltre, arrivato nel 2012 al posto di Blanc, è stato capace di vincere anche la Nations League nel 2021: l’unico trofeo mancante nella sua bacheca di allenatore è l’Europeo. Ora, l’obiettivo dell’attuale ct francese è ripetersi in Nations (a marzo ci sono i quarti di finale) e poi concentrarsi sulle qualificazioni al prossimo Mondiale, il suo ultimo torneo da ct della Francia. L’ex juventino è uno dei soli tre uomini ad aver vinto la Coppa del Mondo sia in campo che in panchina: gli altri due sono il brasiliano Mario Zagallo ed il tedesco Franz Beckenbauer. 

I possibili successori

In Francia è già caccia al successore. In pole position sembra esserci Zinedine Zidane, ex compagno di nazionale di Deschamps, che al momento è libero dopo i trionfi sulla panchina del Real Madrid. La leggenda del calcio francese, inoltre, non ha mai nascosto il suo desiderio di guidare la Francia. L’alternativa si chiama Thierry Henry.

Luigi Trapani Lombardo

Potrebbe interessarti

Analisi
ATP Challenger Rennes, semifinale: preview Zahraj-Wawrinka
A 40 anni compiuti il tre volte vincitore di Slam non vuole smettere di stupire
Cristian Chivu
Analisi
Tudor e Chivu? Tanto uguali, quanto diversi: il derby d’Italia e della fiducia
Si assomigliano per storia e per attitudine, ma sono anche così lontani l'uno dall'altro: Chivu e Tudor si sfideranno in un attesissimo derby d'Italia che potrebbe decretare il loro destino
Analisi
Série A: preview Palmeiras-Internacional
Sabato notte a San Paolo si affrontano due squadre prestigiose
Analisi
Coppa Davis 2025, 2° turno: preview Carreno Busta-Rune
Occhi aperti per il danese opposto all’esperto spagnolo che l’ha sconfitto tre volte in quattro confronti diretti
Le scommesse più amate
Analisi
Eredivisie: preview Feyenoord-Heerenveen
Sabato sera a Rotterdam gioca una delle 24 squadre che hanno vinto la Champions League
Analisi
Primeira Liga: preview Porto-Nacional
Sabato sera nel nord del Portogallo scende in campo una squadra che ha fatto grandi cose in giro per il mondo
Analisi
Vuelta a España 2025, ventesima tappa: il percorso
Il Grande Giro iberico numero 80 si deciderà sabato 13 settembre in cima alla Bola del Mundo
Analisi
Coppa Davis 2025, 2° turno: preview Australia-Belgio
I ragazzi capitanati dal discusso Lleyton Hewitt partono favoriti contro un team privo di David Goffin
Analisi
Arabia Saudita, da Retegui a Joao Felix: quanto hanno speso i club sul mercato? 
In Arabia Saudita, si sa, i club non badano a spese e l'ultima sessione è stata raggiunta una cifra complessiva folle
Bundesliga, 3 febbraio: preview Bayern Monaco-Borussia M’gladbach
Analisi
Fatturato record e spese da tagliare: lo strano caso del Bayern Monaco
Oltre un miliardo di euro fatturato lo scorso anno, nessun debito eppure costretto a tagliare le spese: cosa succede al Bayern Monaco