Dopo Koopmeiners, altra ‘Spallettata’: ecco come Miretti si sta prendendo la Juve
Fabio Miretti è tornato a essere un protagonista inatteso nella Juventus, dopo un’estate in cui la sua permanenza a Torino è stata in forte dubbio, con il Napoli di Antonio Conte che aveva tentato più di un approccio. Il centrocampista classe 2003, prodotto del vivaio bianconero, è rientrato progressivamente in campo dopo un infortunio rimediato al termine della scorsa stagione, passata in prestito al Genoa, e da quando Luciano Spalletti si è insediato sulla panchina juventina, il suo impiego è cresciuto costantemente. L’ultima uscita, contro il Bodø/Glimt in Champions League, ha confermato la fiducia del tecnico.
Miretti e l’investitura tattica di Spalletti
Il rientro di Miretti è stato graduale: dai minuti finali contro la Fiorentina fino all’ora abbondante giocata contro il Bodø. Sebbene il primo tempo in Norvegia sia stato difficile per tutta la squadra, la ripresa ha mostrato segnali di grande personalità, culminati in un gol annullato per un lieve fuorigioco, un assist e una serie di giocate importanti. La sua crescita è legata all’intuizione di Spalletti, che vede in lui un jolly prezioso per la mediana.
Miretti, una ‘nuova’ arma
Come riportato dal Corriere dello Sport, Spalletti può contare su un calciatore estremamente eclettico: Miretti può agire indistintamente come mezz’ala, trequartista o addirittura regista. Questa versatilità tattica è fondamentale per le rotazioni e per la strategia del tecnico toscano, permettendogli di far rifiatare giocatori chiave come Locatelli e Thuram o di variare il modulo in corsa. Dopo aver ‘recuperato’ Teun Koopmeiners, Spalletti ora punta forte sul giovane piemontese per il prosieguo della stagione.