Dovbyk-Gimenez, destini incrociati: le infinite sliding doors
Roma e Milan in estate hanno lavorato allo scambio, ma alla fine l’operazione non è andata in porto. A gennaio potrebbe però tornare d’attualità

Nel programma della decima giornata di Serie A spicca la sfida di domenica 2 novembre alle ore 20.45 al Meazza tra Milan e Roma. Tre punti dividono le due squadre, con i giallorossi che condividono la vetta con il Napoli a quota 21 e i rossoneri che inseguono dopo il doppio pareggio contro Pisa (2-2) e Atalanta. Un match d’alta classifica che mette uno di fronte all’altro due tra i tecnici italiani migliori in circolazione: Massimiliano Allegri e Gian Piero Gasperini. Milan-Roma, però, è anche la partita di Santiago Gimenez e Artem Dovbyk.
Gimenez-Dovbyk: l’affare sfumato
In estate le due società stavano infatti lavorando a uno scambio, confermato dallo stesso ds del Diavolo, Igli Tare, pochi minuti prima del fischio d’inizio della partita del Via del Mare contro il Lecce: “Numericamente siamo a posto, ma stiamo valutando anche lo scambio Dovbyk-Gimenez. Dopo la partita capiremo se sarà fattibile”. Alla fine l’operazione non andò in porto soprattutto per volere del messicano, desideroso di esprimere tutte le proprie qualità dopo sei mesi di alti e bassi.
Flop Gimenez
La nuova stagione, però, non gli sta dando ragione, anzi. L’ex Feyenoord, infatti, è ancora a quota zero gol e zero assist in campionato pur avendo giocato 627 minuti ed essendo partito titolare in nove gare su 11, l’89%. L’unico sigillo fin qui con la maglia rossonera è arrivato lo scorso 23 settembre, quando ha aperto il 3-0 sul Lecce in Coppa Italia. In Serie A, poi, un lungo digiuno tra gol divorati da due passi, pali e reti annullate.
L’avvio di stagione di Dovbyk
Un po’ meglio, invece, l’avvio di Artem Dovbyk. Capocannoniere della Liga nel 2023-24 con 24 reti, al suo primo anno in giallorosso non è riuscito a confermare i numeri fatti registrare nella sua annata al Girona, chiudendo con 17 centri in 45 partite. Da qui l’idea in estate di lasciarlo partire, ma per non fare minusvalenza il club non avrebbe dovuto scendere sotto i 32 milioni, una cifra ritenuta troppo elevata anche da Villarreal e Leeds, gli altri due club che oltre al Milan si sono interessati negli scorsi mesi. Seppur indietro nelle gerarchie di Gasperini rispetto al neo acquisto Ferguson, l’ucraino è riuscito a ritagliarsi il proprio spazio approfittando del deludente rendimento dell’irlandese – zero gol in nove match -. Per lui 423 minuti totali distribuiti in 11 presenze, appena 4 da titolare (22%). Il rendimento in campo, poi, è stato altalenante. Il gol al Parma alla quinta giornata sembrava potesse aprirgli orizzonti importanti, poi, però, il doppio rigore fallito contro il Lilla ha fatto infuriare l’Olimpico. Il classe ’97, però, non si è abbattuto e la rete nel 2-1 al Parma nel turno infrasettimanale gli ha permesso di redimersi.
Quale futuro per Gimenez e Dovbyk?
A gennaio lo scambio Gimenez-Dovbyk potrebbe però tornare d’attualità. In primis perché offrirebbe a entrambi i club una soluzione low cost per provare a risolvere il problema del centravanti. Dopodiché i due attaccanti potrebbero trovare nuovi stimoli cambiando piazza. L’ultima delle infinite sliding doors vede il messicano e l’ucraino all’estero, a caccia di un riscatto che Milan e Roma attendono ormai da troppo tempo.