Europei Drôme-Ardèche 2025, prova in linea uomini élite: il percorso e gli atleti da seguire
La rassegna continentale si conclude domenica 5 ottobre con la gara e i protagonisti più attesi.

Per gli appassionati di ciclismo quella in programma domenica 5 ottobre nel sud-est della Francia è una corsa imperdibile.
Tadej Pogačar, Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel ovvero il campione del mondo, il vincitore dell’ultima Vuelta (che a Kigali non c’era) e il vicecampione del mondo sono gli attesi protagonisti della prova in linea élite della decima edizione degli Europei.
Il tracciato non è difficile come quello del primo Mondiale africano ma è comunque tosto.
Prova in linea uomini élite – Domenica 5 ottobre
Privas – Guilherand-Granges
Lunghezza: 202.5 km
Dislivello complessivo: 3401 metri
Il percorso nel dettaglio
Dopo una prima parte in linea di 47.4 km, gli atleti dovranno affrontare due diversi circuiti: uno di 34.7 km da percorrere 3 volte e uno di 17 km da percorrere altre 3 volte. In entrambi i circuiti è inserita la Côte du Val d’Enfer, che in totale sarà ripetuta 6 volte, l’ultima delle quali a pochi chilometri dall’arrivo.
Si parte in salita con il Col du Moulin à Vent (circa 4 km al 5%), seguito da una lunga discesa e oltre 30 km fondamentalmente pianeggianti fino al primo passaggio sulla linea del traguardo. Qui si percorrono tre giri lunghi seguiti da tre brevi.
Giro lungo
Il circuito più ampio è lungo 34.7 km e prima della Côte du Val d’Enfer (1.7 km al 9.3%, max 14%) prevede la salita di Saint-Romain-de-Lerps (6.8 km al 7.3%), che presenta pendenze dure soprattutto nel primo tratto, conosciuto come Mur du Cornas (circa 1700 metri all’11.5%, max 13%).
Giro breve o finale
Il circuito più breve (ufficialmente indicato come circuito finale) misura 17 km ed è caratterizzato da due ascese: la brevissima ma arcigna Monteé de Costebelle (400 metri al 10%) nell’abitato di Saint-Peray e la “solita” Côte du Val d’Enfer (1.7 km al 9.3%, max 14%), che finisce ad appena 5.7 km dal traguardo.
I sette uomini da seguire
Tadej Pogačar (Slovenia)
Fresco vincitore del primo Mondiale africano, lo sloveno prima del trionfo di Kigali nel 20254 si era aggiudicato 16 corse, tra le quali Strade Bianche, Fiandre, Liegi-Bastogne-Liegi e Tour de France.
Remco Evenepoel (Belgio)
Secondo nella prova in linea in Ruanda e dominatore delle corse contro il tempo, il belga ha le qualità per puntare al doppio titolo continentale.
Jonas Vingegaard (Danimarca)
A caccia del quarantatreesimo successo in carriera, il danese quest’anno si è piazzato secondo al Tour e primo alla Vuelta.
João Almeida (Portogallo)
Battuto solo da Vingegaard alla Vuelta, il portoghese sembra sul punto di fare un altro salto di qualità.
Juan Ayuso (Spagna)
Rasserenato dal cambio di squadra, lo spagnolo al Mondiale ha tentato (senza riuscirci) di resistere alla sfuriata decisiva di Pogačar.
Christian Scaroni (Italia)
Tra febbraio e settembre, il bresciano ha alzato le braccia al cielo cinque volte.
Mattias Skjelmose (Danimarca)
Quarto a Kigali, il danese il 20 aprile ha messo in riga Pogačar, Evenepoel e Van Aert all’Amstel Gold Race.