
Il Bologna, la prima squadra a vincere su suolo inglese e a battere una squadra inglese
Il Bologna sì, ancor prima del colpaccio azzurro firmato Capello a Wembley, nel ’73, che ancora fa storia, anche perché il futuro non avrebbe riservato granché, almeno per quasi 50 anni, fino all’Europeo del 2021. Per quello, però, chiedere a Bernardeschi, che fu tra i match-winner dal dischetto, per portare l’Italia in trionfo. E chissà se “Berna”, questa volta a qualche chilometro più a nord di Londra, ritroverà quel filo lasciato appeso all’arco più famoso del calcio mondiale, dando il via definitivo alla sua avventura in rossoblù, ma chissà, soprattutto, se il Bologna riuscirà a tornare protagonista sul suolo inglese.
WBA, Chelsea e City al tappeto: vince il Bfc
L’unico e fin ultimo blitz d’oltremanica nel marzo ’67, al “The Hawthorns”, la tana del West Bromwich, negli ottavi di ritorno della Coppa delle Fiere: Bulgarelli e doppio Nielsen, 3-1 e comodo approdo ai quarti, dopo il 3-0 dell’andata al Comunale. Tutto ciò, trent’anni esatti dopo aver sollevato nel cielo di Parigi l’unica (e mai più ripetuta) edizione del Torneo Internazionale dell’Expo Universale, schiantando il Chelsea 4-1 grazie alle intuizioni di Arpad Weisz e alla tripletta di Reguzzoni: non solo i primi a vincere in terra inglese, ma anche i primi, i rossoblù, a battere una squadra inglese. Così si fa la storia. Un altro clic alla macchina del tempo e rieccoci di nuovo nel ’67, nel proseguo della Coppa delle Fiere. Avversario ai quarti il Leeds, che impatta l’1-0 incassato da Nielsen al Comunale, vincendo un mese più tardi con lo stesso risultato il ritorno ad Elland Road. E allora spazio alla monetina, maledetta anche qui, come con l’Anderlecht qualche anno prima, con i rossoblù fatti fuori dalla sorte. Molto più dolce il ricordo invece legato al doppio round del settembre ’70, nella finale di Coppa Italo-Inglese: 1-0 a Bologna e 2-2 nel leggendario Maine Road, tra i miracoli di Vavassori e le reti di Perani e Savoldi, brindisi rossoblù e “Mondino” Fabbri portato in festa.
Più “dolori” in tempi recenti. Domani al Villa Park la rivincita coi Villans
Trent’anni abbondanti più tardi, sarà l’Intertoto a fare da sfondo alla doppia sfida col Fulham di Van der Sar, ma soprattutto del giapponese Inamoto, che prima strega il Dall’Ara, assieme al francese Legwinski, sporcando la doppietta su rigore di Signori (2-2) e poi, due settimane dopo, sul “neutro” londinese di Loftus Road (casa del QPR), manderà al tappeto con una tripletta l’undici di Guidolin, al quale non sarà sufficiente un eurogol di Locatelli per conquistare titolo e partecipazione all’allora Coppa Uefa. Il resto è storia nota, con doppio ko fotocopia in Champions (2-0) tra Anfield e Villa Park, qui dove, 11 mesi dopo, il Bologna cerca la sua rivincita, per riempire un vuoto profondo 58 lunghi anni.