Analisi 5 luglio

Immobile, poi Bernardeschi: ecco l’instant team Bologna

Il club rossoblù ha riportato in Italia due ex pilastri della Nazionale italiana Campione d'Europa nel 2021: Italiano ha chiesto giocatori d'esperienza per affrontare con ottimismo l'Europa League
Giordano Grassi

Il club rossoblù ha riportato in Italia due ex pilastri della Nazionale italiana Campione d’Europa nel 2021: Italiano ha chiesto giocatori d’esperienza per affrontare con ottimismo l’Europa League

L’emozione da ‘prima volta’ in Champions, dopo oltre sessant’anni dall’ultima partecipazione all’ex Coppa dei Campioni, unita a qualche limite tecnico-tattico rispetto alle più attrezzate rivali del Vecchio Continente, hanno compromesso il cammino europeo del Bologna, soprattutto nelle prime sei partite del girone, con un ormai inutile – ai fini della classifica, ma non nelle motivazioni dei calciatori, di lì in avanti protagonisti di una stagione strepitosa in Italia – moto d’orgoglio nelle restanti due apparizioni.

La filosofia del club

Giovanni Sartori, il vero e proprio deus ex machina del Bologna, di concerto con Marco Di Vaio e il tecnico Vincenzo Italiano, in vista dell’Europa League da disputare nella stagione ormai alle porte e memore dell’esperienza in Champions dello scorso anno, ha deciso di portare il club a un livello superiore: senza ignorare i paletti della sostenibilità imposti dalla proprietà, infatti, si è scelto di puntare su un instant team, inserendo in un gruppo già perfettamente oliato due calciatori di grande esperienza e spessore internazionale.

Tutti i movimenti di mercato

In quest’ottica vanno inquadrati gli acquisti di due Campioni d’Europa con la Nazionale italiana, Ciro Immobile e Federico Bernardeschi, ma anche quello del difensore Vitik che, con lodevole programmazione, è stato bloccato ben prima della cessione di Beukema, destinato al Napoli. Sistemati i colpi in entrata, i dirigenti del Bologna si concentreranno sulle ultime incognite rimaste: Ndoye e Lucumì.

Giordano Grassi

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