Analisi 29 dicembre

In questa Lazio sono tutti importanti

Biancocelesti cooperativa del gol, nessuno come loro tra le italiane: il calcio di Baroni coinvolge l’intera rosa
Roberto Bozzo

Biancocelesti cooperativa del gol, nessuno come loro tra le italiane: il calcio di Baroni coinvolge l’intera rosa

Lazio-Atalanta è stata certamente una partita tra due squadre che, oltre a essere ricche di talento, fanno senza ombra di dubbio sul serio. Un tempo per parte, un punto per parte, soddisfazione condivisa e soprattutto la sensazione di trovarsi di fronte a due progetti tecnici seri, plasmati attorno a una precisa identità. E se dalla Dea ce lo si poteva aspettare dopo la vittoria dell’Europa League e i tanti anni trascorsi ai piani altissimi del calcio italiano, attorno ai biancocelesti c’era a inizio anno ben più scetticismo, dissipato settimana dopo settimana grazie al duro lavoro e ai risultati portati a casa.

A Formello hanno indovinato la formula magica, a cominciare dall’allenatore. Marco Baroni non sarà Pep Guardiola, ma è un tecnico estremamente preparato e di grande esperienza e, soprattutto, una persona vera e sincera che ha capito come toccare le corde chiave di un gruppo che col passare del tempo si è presto trasformato in un blocco di cemento armato. A questo c’è da aggiungere l’ottimo operato della dirigenza biancoceleste, che ha ascoltato le esigenze del proprio condottiero plasmando una squadra senza campioni, ma con giocatori dalle caratteristiche perfettamente compatibili con il calcio fisico, dinamico e verticale impostato dal proprio mister.

Tra intuizioni brillanti come Nuno Tavares e lo sviluppo di altri giocatori come Rovella, ormai diventati dei leader, tutti ormai in questa rosa sono chi più chi meno estremamente coinvolti, in linea con la rapidità del proprio percorso di apprendimento e sviluppo. L’esempio chiave in questo senso è Dele-Bashiru. Il gol contro l’Atalanta è un messaggio chiaro a tutti: non chiamatelo oggetto misterioso, ma risorsa preziosa. Perché tutti o quasi, in questo splendido inizio di stagione, hanno avuto modo di mettersi in mostra e soprattutto di decidere partite importanti dando il loro contributo.

C’è un dato che più di ogni altro, è cartina di tornasole di quanto la Lazio sia diventata col passare dei giorni una meravigliosa cooperativa. Dele-Bashiru (4 gol) è diventato infatti il 6° giocatore della Lazio ad aver segnato più di 3 reti nella stagione 2024/25 considerando tutte le competizioni. Un dato record tra le squadre di Serie Acome ricorda Opta, che considerando i cinque principali campionati europei è secondo solo agli score di Arsenal e Manchester United (7 marcatori con 4+ reti entrambe). Tanti dunque incidono con continuità, riprova che il pensiero dietro l’Aquila è vincente. Lo dimostrano i risultati, oltre che l’entusiasmo di un popolo che dopo aver respinto la svolta “operaia” della scorsa estate l’ha invece presto sposata in pieno. Innamorandosi presto di una squadra che ha gettato le basi per costruire qualcosa di molto interessante.

Iacopo Erba

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