Analisi 15 dicembre

Inter, Marotta prepara la rivoluzione: chi va e chi resta

Il presidente e amministratore delegato nerazzurro cercherà, a fine stagione, di ‘svecchiare’ la squadra a disposizione di Simone Inzaghi: ecco i possibili movimenti in entrata e in uscita
Luigi Indaco

Il presidente e amministratore delegato nerazzurro cercherà, a fine stagione, di ‘svecchiare’ la squadra a disposizione di Simone Inzaghi: ecco i possibili movimenti in entrata e in uscita

Due Scudetti, due Coppe Italia, tre Supercoppe nazionali e due finali continentali, in Europa League persa contro il Siviglia e in Champions contro il Manchester City: è questo il palmares di Giuseppe Marotta, amministratore delegato e, dallo scorso giugno, presidente dell’Inter, club nel quale si è insediato nel dicembre 2018 dopo circa otto anni e mezzo colmi di successi alla Juventus. Il numero uno nerazzurro, però, per la prossima estate ha un piano ben preciso: rivoluzionare (e ‘svecchiare’) la rosa a disposizione del tecnico Simone Inzaghi.

La preoccupazione in casa Inter

Del resto, pur stazionando nei piani alti sia della classifica di Serie A che di quella del super girone di Champions League, dove la qualificazione diretta agli ottavi appare alla portata, l’Inter in questa stagione sta mostrando qualche scricchiolio dovuto alla carta d’identità o al logorio di alcuni suoi interpreti. Il caso clou è quello di Lautaro Martinez, ‘spremuto’ sia dai nerazzurri che dalla nazionale argentina, e la sua astinenza dal gol è ancor più acuita dal rendimento insufficiente di Taremi e Arnautovic, al netto di un Thuram in forma smagliante e un redivivo Correa. Dirigenza e proprietà Oaktree, ad ogni modo, ritengono che il prossimo anno la situazione possa precipitare: ecco perché si sta entrando nell’ordine d’idee di ringiovanire l’intero roster.

I possibili acquisti e le probabili cessioni

Se in porta dovrebbero essere confermati in blocco Yann Sommer, Josep Martinez e Raffaele Di Gennaro, in difesa potrebbero salutare Francesco Acerbi, 37 anni a febbraio, e Stefan de Vrij, 33 il medesimo mese, mentre è da valutare Matteo Darmian, che di primavere ne ha appena compiute 35. In entrata, oltre al sogno Virgil van Dijk, in scadenza con il Liverpool, Marotta segue con grande attenzione Jonathan Tah, che saluterà il Bayer Leverkusen a parametro zero, Giorgio Scalvini dell’Atalanta, Pablo Marì del Monza, Pietro Comuzzo della Fiorentina e l’italo-argentino Marco Di Cesare del Racing Club. Porte girevoli anche a centrocampo, a partire dalle sirene estere che torneranno a suonare per Hakan Calhanoglu e Nicolò Barella. Si cercherà di trattenere i due punti di forza del reparto, ma servirà comunque un grande colpo, considerando che Henrikh Mkhtitaryan, il prossimo gennaio, spegnerà 36 candeline: i nomi caldi sono quelli di Adrian Bernabé del Parma e Samuele Ricci del Torino. Infine, l’attacco: qui, si potrebbe assistere a un restyling pressoché totale, soprattutto qualora arrivassero offerte irrinunciabili per Marcus Thuram o si decida di separarsi dal capitano Lautaro Martinez. Ad ogni modo, Marko Arnautovic è certo dell’addio, ma anche le posizioni di Mehdi Taremi e Joaquin Correa sono tutt’altro che salde. In attesa di una decisione definitiva, Marotta punta Jonathan David, prossimo all’addio al Lilla da free agent e valuta il rientro di Francesco Pio Esposito, attualmente in prestito allo Spezia, mentre gli scout nerazzurri seguono la crescita di Kevin Zenon del Boca Juniors.

Giordano Grassi

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