Inter, la rivoluzione gattopardiana di Chivu non paga: nulla è cambiato da Inzaghi
Sei mesi dopo, l’Inter è ancora prigioniera delle idee del suo vecchio allenatore. E intanto le altre si trasformano

Cambiare tutto affinché nulla cambi. Dal Gattopardo all’Inter, cambiano i riferimenti ma non il senso. Dopo l’addio di Simone Inzaghi la dirigenza nerazzurra ha scelto in estate di affidarsi ancora a un giovane, senza però trovare grandi novità da parte di Chivu, tornato dove aveva svolto tutto il percorso nelle giovanili prima della chance in prima squadra a Parma.
Chiaroscuro
Difficile all’apparenza criticare questa Inter: prima in Serie A, in corsa per l’accesso agli ottavi di Champions League, ai quarti di finale di Coppa Italia. L’unica nota stonata, guardando ai risultati, è l’eliminazione in semifinale di Supercoppa italiana nella lotteria dei rigori contro il Bologna. Ma l’analisi merita un altro approfondimento. Perché è vero che la squadra di Chivu è in piena corsa praticamente per tutti i veri obiettivi, ma allo stesso tempo è la stessa squadra che ha ottenuto tutte le sconfitte stagionali contro rivali dirette, Udinese esclusa.
Invenzioni ed evoluzione
Qualcosa in questa Inter deve cambiare. Basterebbe forse soltanto prendere spunto dalla dirette concorrenti in Serie A: da Conte che sposta le pedine a seconda delle esigenze a Spalletti che reinventa giocatori e ruoli, passando per le mosse di Allegri e Gasperini. Tutti pronti a osare, a sperimentare, anche a fallire. Ma a caccia di una svolta che ad Appiano Gentile finora non è stata neanche cercata. Chivu, infatti, dal suo arrivo sulla panchina nerazzurra ha cambiato ben poco. C’è ancora il 3-5-2 di Inzaghi come mantra, in un gioco che sta diventando estremamente ripetitivo. Qualche cambiamento, certo, è arrivato. Ma non abbastanza per affrontare una stagione rivoluzionaria come quella in corso.
Il futuro
Coraggio, però, a Chivu non manca. Lo evidenziano la personalità mostrata già in diverse situazioni e anche la faccia tosta di tuffarsi nel mondo Inter senza filtri e senza neanche timore reverenziale vista la poca esperienza. Ma il cambio radicale che in estate sembrava avere in mente per la sua squadra non è stato portato a termine, frenato forse da qualche resistenza iniziale. Con quasi mezza stagione alle spalle, però, forse è davvero il momento di trovare una soluzione alternativa per arrivare prima delle diretti concorrenti al traguardo finale.