Inter, la rivoluzione è alle porte: cosa cambierà tra gennaio e l’estate
Dopo il cambio in panchina della scorsa estate l’Inter si prepara a cambiare anche buona parte della rosa: il programma

Una rivoluzione a metà. È quella che l’Inter ha portato avanti in estate, quando dopo aver salutato Inzaghi ha accolto sulla propria panchina un giovanissimo come Chivu. Ora, però, dopo qualche tentativo abbandonato nelle prime settimane della stagione i nerazzurri si preparano a un cambiamento più concreto anche negli uomini tra l’inverno e l’estate, anche considerando le carte d’identità e le scadenze imminenti.
La porta
Il primo e inevitabile cambiamento arriverà tra i pali. Scadrà infatti il 30 giugno il contratto di Yann Sommer con l’Inter, con una separazione ormai praticamente certa anche pensando a un rendimento finora al di sotto delle aspettative. Per sostituirlo i nomi più in voga sono quelli di Vicario, Atubolu e Caprile.
La difesa
Cambiamenti e novità sono attese anche in difesa, sia tra i centrali che sulle fasce. L’Inter è già certa di salutare Acerbi, che non rinnoverà il contratto. Lo imiterà un altro ex Lazio come de Vrij, pronto a sua volta a salutare i nerazzurri. A meno che le novità non arrivino già a gennaio: l’olandese vuole giocare il Mondiale e per avere il minutaggio necessario potrebbe accettare soluzioni alternative tra Arabia, Benfica e Olanda. Nel dubbio Marotta si guarda intorno e pensa ai nomi di Muharemovic, Mlacic, Ordonez e Tiago Gabriel. Novità sono attese anche sulla fascia destra: Dumfries sarà fermo a lungo, ma a prescindere da questo sembra agli sgoccioli la sua esperienza in nerazzurro. Luis Henrique per ora non ha convinto, anche per questo si valutano allora i profili di Belghali, Palestra, Valincic e Norton-Cuffy.
Il centrocampo
Se l’attacco dell’Inter è invece solido e definito, diverso è il discorso per il centrocampo. A partire dalle mezzali: Mkhitaryan dirà addio in estate, quando scadrà il suo contratto. Da valutare invece la situazione di Frattesi, che con un’offerta giusta potrebbe partire già in inverno, costringendo così Marotta a intervenire per cercare un sostituto. Da valutare infine lo scenario in regia. La scorsa estate Calhanoglu aveva fatto di tutto per partire, prima di scegliere di rimanere anche e soprattutto per l’assenza di offerte all’altezza. Il desiderio di tornare a casa rimane però vivo e, anche se di addio per ora non si parla, sarà indiscutibilmente un tema vivo nelle prossime settimane.