Analisi

Italia, ecco i tre talenti azzurri da seguire il prossimo anno

Tre talenti da seguire con particolare attenzione, tre promesse del calcio italiano che si augurano di essere mantenute
Roberto Bozzo

Tre talenti da seguire con particolare attenzione, tre promesse del calcio italiano che si augurano di essere mantenute

E chi lo ha detto che l’Italia non produce più talenti? Forse sì, per il nostro paese non è il più florido dei periodi, probabilmente le due mancate qualificazioni ai mondiali ci hanno spinto a guardare con scetticismo ai nostri settori giovani, spesso e volentieri anche a ragione, ma non è vero che l’Italia non produce più talenti. Seppur in numero ridotto, seppur non al livello di 20 anni fa, guardando i giovani emergenti di oggi si vedono segnali incoraggianti che possono anche far sperare in una rinascita del nostro calcio. Ci sono giocatori che meritano la lente d’ingrandimento che vanno osservati con particolare attenzione nella speranza che un giorno possano sbocciare e riportare l’Italia dove merita. Ecco perché abbiamo selezionato 3 calciatori venuti fuori dai settori giovanili italiani che meritano le attenzioni di tifosi e addetti ai lavori per essersi già messi in mostra di recente e per aver mostrato di avere le qualità per fare il grande salto.

Francesco Camarda, lo chiamavano predestinato

Il primo nome non può non essere il suo. In molti hanno già individuato in Francesco Camarda il futuro del Milan, squadra che lo ha cresciuto e che oggi lo sta sfruttando per tentare di evitare una dolorosa retrocessione in Serie D con la squadra U23. Stiamo parlando di un attaccante classe 2008, che ha scritto la storia della Serie A esordendo a 15 anni, 8 mesi e 13 giorni, facendo l’anno dopo anche il suo esordio in Champions League – il più giovane degli italiani – a 16 anni e 226 giorni. In Serie C ha giocato 9 partite e segnato 1 gol, in Champions la gioia della prima rete gli è stata negata per una posizione di fuorigioco. Tutto pian piano sta arrivando, bruciare le tappe può essere prematuro, ma il Milan ha tra le mani un talento da seguire e da coltivare, un centravanti vecchio stile – alto e longilineo – ma con il gol nel sangue.

Simone Pafundi, talento o falso allarme?

Il suo nome è già noto in Italia. Roberto Mancini su di lui disse: «Quando faccio le convocazioni parto da Simone Pafundi, poi scelgo gli altri». In azzurro, però, ha collezionato una sola presenza contro l’Albania, nel 2022, quando esordì per pochi secondi all’età di 16 anni. Oggi il 2006 è tornato all’Udinese, squadra in cui è cresciuto, dopo un anno di prestito al Losanna dove non è riuscito a incidere. Trasferitosi a gennaio 2024, nella prima metà di stagione ha contato 17 presenze in Svizzera, segnando 1 gol e servendo 2 assist. In questa stagione, però, le cose sono andate diversamente, giocando solo 3 volte e restando quasi sempre in panchina. Tornato in Friuli, ora starà a Runjaic decidere cosa fare: se girarlo nuovamente in prestito o trattenerlo e puntare su di lui facendolo crescere alle spalle di giocatori più esperti come Thauvin e Sanchez, ai quali somiglia per caratteristiche e ruolo.

Pietro Comuzzo, un’altra categoria

Abbiamo parlato di chi deve esplodere. Ecco, Pietro Comuzzo è già una certezza, ma resta comunque un talento da seguire con particolare attenzione, capire i margini di crescita sotto Palladino e immaginare dove può arrivare. La sua titolarità se l’è conquistata con il duro lavoro sul campo, scalzando una certezza del calibro di Martinez Quarta e componendo con Ranieri una coppia azzurra di grande spessore che ha reso la Fiorentina la seconda miglior difesa del campionato con 13 gol subiti, uno solo in meno rispetto a Napoli e gli stessi della Juve. Classe 2005, in questa stagione ha giocato 19 partite tra Serie A, Conference League e Coppa Italia, conquistandosi un posto in squadra nel suo primo anno nel calcio professionistico dopo anni di settore giovanile Viola: un predestinato. 

Niccolò Di Leo

Potrebbe interessarti

Analisi
WTA Finals 2025, round robin: preview Anisimova-Keys
Duello tra le giocatrici uscite sconfitte dalla prima giornata del gruppo Serena Williams
Premier League, 24 febbraio: preview Arsenal-Newcastle
Analisi
Champions League: preview Slavia Praga-Arsenal
Inseriti nel quintetto a punteggio pieno, i vicecampioni d'Inghilterra inseguono il poker in casa dei campioni di Repubblica Ceca
Una parata d'altri tempi
Analisi
Superliga: preview Midtjylland-Aarhus
La quattordicesima giornata del massimo campionato danese si conclude lunedì sera a Herning con un big match
Fiorentina
Analisi
Fiorentina, è caos totale: squadra in ritiro e si pensa al successore di Pioli
Situazione disastrosa per la Viola, che occupa (in attesa del Genoa) il penultimo posto in classifica e non ha ancora vinto una partita in campionato
Analisi
ATP Metz 2025, 1° turno: preview Choinski-Sonego
Esordio alla portata di Sonego a Metz dove si è imposto nel 2022
Analisi
Veikkausliiga: preview Ilves-SJK
Lunedì pomeriggio a Tampere è in programma una sfida che potrebbe assegnare il titolo finlandese
Una parata d'altri tempi
Analisi
Série A: preview Vasco-San Paolo
La trentunesima giornata del Brasileirão si conclude domenica notte a Rio de Janeiro con una classica
Analisi
Primeira Liga: preview Porto-Braga
Il massimo campionato portoghese saluta la prima domenica di novembre con un derby del nord tutto da seguire
Analisi
Série A: preview Juventude-Palmeiras
Una delle sfide più importanti della trentunesima giornata del Brasileirão è in programma domenica sera a Caxias do Sul
Analisi
Série A: preview Bahia-Bragantino
Una delle sfide più interessanti della trentunesima giornata del Brasileirão è in programma domenica sera a Salvador
Analisi
WTA Finals 2025, round robin: preview Errani/Paolini-Hsieh/Ostapenko
Errani e Paolini vanno a caccia del bis alle WTA Finals dopo l’esordio vincente con Muhammad e Schuurs
Cristian Chivu
Analisi
Chivu vince ancora, l’Inter torna a fare paura
I nerazzurri trionfano sul campo del Verona e ottengono la nona vittoria nelle ultime dieci gare