Juve, pronta la prima ‘Spallettata’: Miretti può essere il ‘nuovo’ regista
Da sempre, il sistema di gioco di Luciano Spalletti poggia su un pilastro fondamentale: il regista puro, un cervello tattico in grado di orchestrare la manovra e dettare i ritmi del possesso. La Juventus odierna, reduce da prestazioni altalenanti, come il recente pareggio a reti inviolate nel derby della Mole, necessita urgentemente di questa figura. L’allenatore di Certaldo è alla ricerca della chiave tattica che possa sbloccare il potenziale del centrocampo bianconero e ha individuato nella riscoperta di un talento interno la possibile soluzione: Fabio Miretti.
Miretti ‘insidia’ Locatelli
La posizione di Manuel Locatelli come perno del centrocampo bianconero è sotto esame. Sebbene sia il titolare indiscusso, il suo profilo non sembra allinearsi perfettamente ai canoni del “playmaker spallettiano”. Come già emerso durante la sua esperienza in Nazionale, il tecnico toscano considera l’interpretazione dell’ex Milan e Sassuolo troppo conservativa nel ruolo di regista. I precedenti del tecnico parlano chiaro: da Pizarro a Lobotka, passando per Brozovic, il successo dei suoi schemi dipende da un giocatore in grado di garantire fluidità, audacia e continuità alla manovra.
Il ‘progetto’ Miretti regista
La soluzione più concreta per Spalletti potrebbe non arrivare dal mercato, ma da una riconversione interna. Negli ultimi anni, Fabio Miretti è stato utilizzato prevalentemente come mezz’ala, trequartista e, lo scorso anno durante il prestito al Genoa, addirittura esterno offensivo. Tuttavia, chi lo ha seguito nel settore giovanile e con la Next Gen ricorda che il giovane talento piemontese ha mosso i suoi primi passi, anche tra i professionisti, proprio da regista. Le sue qualità tecniche, la visione di gioco periferica e la maturità tattica lo rendono l’interprete ideale per guidare il possesso: una “Spallettata” tattica capace – si spera – di dare finalmente il giusto equilibrio e personalità al cuore del gioco juventino.