Analisi 7 giugno

La Juve rifà le fasce: via Cambiaso-Rouhi, i nomi in entrata

In attesa di conoscere l'organigramma dirigenziale e della conferma ufficiale di Tudor in panchina, in casa bianconera si riflette sull'imminente campagna acquisti: la situazione
Giordano Grassi

In attesa di conoscere l’organigramma dirigenziale e della conferma ufficiale di Tudor in panchina, in casa bianconera si riflette sull’imminente campagna acquisti: la situazione

Sono giorni di grande incertezza in casa Juventus, fresca di arrivo di Comolli come direttore generale, dal ruolo di presidente del Tolosa, e di ‘promozione’ interna di Giorgio Chiellini. Al tempo stesso, però, hanno salutato la Vecchia Signora il direttore sportivo Cristiano Giuntoli e molti dei suoi più stretti collaboratori, mentre la panchina è occupata da Igor Tudor che, a meno di una settimana dal Mondiale per club, non è stato ancora confermato ufficialmente. In questo clima s’inserisce anche l’esigenza, anche piuttosto impellente, di rafforzare una squadra che nel corso della stagione ha palesato più di qualche lacuna.

Tutto ruota attorno a Cambiaso

La qualificazione in Champions League ottenuta al fotofinish grazie al calcio di rigore procurato da ‘Chico’ Conceiçao – altro elemento su cui regna la grande incertezza in merito all’acquisto a titolo definitivo per 30 milioni di euro o, semplicemente, riconsegnarlo al Porto al termine del prestito oneroso in essere – e trasformato da capitan Manuel Locatelli, così come la partecipazione al Mondiale per club, hanno evitato alla Juventus un vero e proprio bagno di sangue. Le ricche entrate eliminano l’obbligo di almeno due cessioni importanti, anche se una – tra l’altro ben avviata già da gennaio – potrebbe comunque essere effettuata: nello specifico, si tratta di Andrea Cambiaso, pochi mesi fa a meno di un passo dal Manchester City e recentemente finito prepotentemente anche nei radar del Milan, su specifica richiesta del neotecnico Massimiliano Allegri, con il quale ha già lavorato a Torino. Ad ogni modo, a liberare a prescindere una slot alla voce ‘esterni difensivi’ sarà sicuramente il giovane svedese-marocchino Jonas Rouhi, che ha dimostrato – nelle rare occasioni in cui è stato chiamato in causa prima da Thiago Motta e poi da Tudor – di non essere ancora pronto per questi palcoscenici.

Dodô, Tavares, Gutierrez, Hernandez: i nomi

Ecco perché, basandoci sulla conferma di Igor Tudor in panchina, che ha impostato la sua Juventus in questo rush finale di stagione con il 3-4-2-1, servirà una batteria di almeno cinque esterni, magari due mancini, due destri e un ambidestro, ben assortiti riguardo le caratteristiche più o meno offensive o difensive. Tre, di questo pacchetto, dovrebbero essere Timothy Weah, Nico Gonzalez e, con un asterisco, Andrea Cambiaso: se il calciatore scegliesse di restare nessuno nell’attuale – scarna – dirigenza si opporrebbe forzando la cessione. Ipoteticamente, pertanto, c’è per ora spazio per una nuova entrata, considerando anche che Adzic verrà spedito in prestito a farsi le ossa, Mbangula potrebbe essere sacrificato in nome di una golosa plusvalenza e Conceiçao, come spiegato poc’anzi, è attualmente in bilico e comunque, nel caso di conferma, andrebbe ad occupare insieme a Yildiz e Kolo Muani gli spazi riservati alle seconde punte. Tra i nomi al vaglio al fine di rinforzare le proprie fasce, i preferiti di Comolli e Chiellini sarebbero al momento Dodô della Fiorentina (valutazione di 20-25 milioni), Nuno Tavares (fresco di riscatto da parte della Lazio dall’Arsenal), Migeul Gutierrez (6 gol e 19 assist quest’anno col Girona e seguito anche dal Napoli) e Theo Hernandez, che potrebbe rientrare in un più ampio discorso con il Milan: dopo il riscatto di Kalulu, già formalizzato, potrebbero infatti essere coinvolti, oltre a Cambiaso, anche Vlahovic e Saelemaekers.

Giordano Grassi

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