Analisi

L’addio-lampo alla Lazio di Tchaouna

Un anno solo nella capitale, tra lampi e ombre, 37 presenze e due gol. Arrivato la scorsa estate come potenziale 'crac' per i biancocelesti e con prospettive interessanti per il futuro, per l'attaccante francese è già stato tempo di saluti
Giovanni Poggi

Un anno solo nella capitale, tra lampi e ombre, 37 presenze e due gol. Arrivato la scorsa estate come potenziale ‘crac’ per i biancocelesti e con prospettive interessanti per il futuro, per l’attaccante francese è già stato tempo di saluti

Lazio addio, direzione Inghilterra: al Burnley. Loum Tchaouna, dopo un anno esatto, ha già terminato la sua esperienza in biancoceleste, cominciata sotto i migliori auspici e terminata senza far rumore e senza neanche lasciare il segno sperato nella capitale e in Serie A.

E sembrano lontanissimi, oggi, i tempi di Salerno, dove tra gol, giocate e sgroppate verso la porta, si era messo in mostra con successo, nonostante la retrocessione in B, spiccando per talento e duttilità. Sei gol e quattro assist tra campionato e coppa in Campania e lo “status” di stella del gruppo, su cui tanti, un anno fa, gli avevano puntato gli occhi addosso.

La chiamata della Lazio e il sì, tra alti e bassi

Tante richieste, ma alla fine ad assicurarselo per una cifra attorno agli 8 milioni è stata la Lazio, di Lotito e con la scommessa Baroni in panchina. L’inizio dell’attaccante francese – nato nel 2003 a N’Djamena, la capitale del Ciad – promette bene, nonostante lo spazio sia relativo là davanti nel reparto, viste le tante alternative nel reparto.

Prima il gol a Como, il primo con la maglia della Lazio, poi il timbro ad Amsterdam contro l’Ajax, con tanto di assist a Pedro a suggellare una notte storica nella dimora degli “Arcieri”. Tutto sembra andare a gonfie vele, ma nella seconda parte di stagione il ritmo si abbassa, la fiducia viene meno e la squadra comincia ad arrancare, in campionato e in Europa League, fino all’eliminazione ai rigori ai quarti di Europa League contro i norvegesi del Bodo e alla mancata qualificazione nelle coppe.

Da lì la scelta del club di cederlo e di separarsi. Un addio che frutterà alle casse biancocelesti 15 milioni: una plusvalenza importante per i biancocelesti, che hanno ceduto il cartellino al doppio del prezzo pagato un anno fa per prelevarlo dalla Salernitana. Ma che da un certo punto di vista lascia anche l’amaro in bocca, per quello che sarebbe potuto essere (visto l’avvio pimpante nella capitale) e non è stato.

L’addio di Loum alla Lazio

Nelle scorse ore, attraverso il proprio profilo Instagram ufficiale, il giocatore ha voluto mandare un ringraziamento alla sua ex squadra e ai suoi ormai vecchi tifosi:

“Un enorme ringraziamento alla società – si legge – allo staff e a tutti i tifosi che mi hanno sostenuto durante questa avventura. È stato un onore indossare questa maglia e vivere ogni emozione con voi. Conserverò gelosamente ogni momento, ogni applauso e ogni sacrificio. Grazie per aver creduto in me”.

Giovanni Poggi

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