Allegri
Analisi 29 maggio

L’Allegri-bis è realtà: come sarà il nuovo Milan

Nelle scorse ore Massimiliano Allegri ha firmato il contratto che lo legherà (nuovamente) ai rossoneri: due anni insieme più un'opzione per il terzo. Ma come potrebbe essere il nuovo Milan?
Chiara Scatena

Nelle scorse ore Massimiliano Allegri ha firmato il contratto che lo legherà (nuovamente) ai rossoneri: due anni insieme più un’opzione per il terzo. Ma come potrebbe essere il nuovo Milan?

Juve-Sassuolo: la partita speciale di Allegri

Il Milan ha voltato pagina. Dopo settimane di riflessioni e trattative, la società ha deciso di affidare il proprio futuro a due figure di grande esperienza: Igli Tare per la direzione sportiva e Massimiliano Allegri per la panchina. Una scelta chiara, quella del club rossonero, che in pochi giorni ha gettato le basi per un nuovo ciclo ambizioso, puntando su competenza, pragmatismo e leadership. Il ritorno di Allegri a Milanello, a oltre undici anni dalla sua ultima avventura in rossonero, è un messaggio forte: si punta su profili di spessore per tornare a competere ad alti livelli, in Italia e in Europa.

Si torna al 4-2-3-1

La base da cui ripartire potrebbe essere il 4-2-3-1, modulo già utilizzato da Allegri con successo nella sua prima esperienza milanista. Questa struttura tattica potrebbe permettere di rilanciare giocatori fondamentali come Theo Hernandez e Rafa Leao, qualora rimanessero, tra i più sottotono nell’ultima annata. Proprio la corsia sinistra, con le sovrapposizioni e le combinazioni tra i due, è stata in passato una delle armi vincenti del Milan. Ricreare quella sintonia sarà una delle priorità del nuovo tecnico, così come valorizzare Santiago Giménez, arrivato dal Feyenoord per oltre 30 milioni di euro e considerato il centravanti del futuro.

Il centrocampo tra conferme e addii

Ma per costruire un Milan competitivo serviranno anche innesti mirati, soprattutto a centrocampo. Allegri ha sempre fatto dell’equilibrio un principio cardine e, in questo contesto, il nome di Youssouf Fofana diventa centrale. Il centrocampista francese è un equilibratore naturale, perfetto per affiancare un regista tecnico e garantire copertura, dinamismo e letture intelligenti. Tuttavia, il mercato in uscita potrebbe complicare i piani. Tijjani Reijnders, tra i migliori della scorsa stagione, è finito nel mirino del Manchester City. Pep Guardiola è pronto a fare sul serio per portarlo in Premier League. Una sua cessione costringerebbe il Milan a intervenire con decisione, cercando un trequartista in grado di rifinire l’azione e creare superiorità tra le linee.

E la difesa?

Anche il reparto difensivo, spesso finito sotto accusa, sarà oggetto di interventi. Igli Tare sta già valutando diversi profili e uno dei nomi più seguiti è quello di Mario Gila, classe 2000 della Lazio, che il dirigente albanese conosce bene per averlo portato in Italia. Infine, resta da sciogliere il nodo legato alla fascia destra: il futuro di Kyle Walker è ancora incerto e, in caso di partenza, servirà un rinforzo di livello per non lasciare scoperta una zona chiave del campo.

Chiara Scatena

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