Lazio-Juve, la sfida degli ex allenatori: entrambi sfidano il loro passato

Lazio-Juve sarà una sfida speciale. Non solo perché sarà un big match, ma perché gli allenatori sono stati entrambi sulla panchina avversaria. L’ultimo scudetto vinto dalla Juve è arrivato infatti con Sarri in panchina, poi sedutosi su quella biancoceleste dal 2021 a inizio 2024. Dopo le dimissioni, Lotito chiamò proprio Tudor a sostituirlo, il quale rimase alla Lazio da marzo a giugno 2024, prima di dimettersi a sua volta ed essere sostituito da Baroni. Lo scorso anno, invece, Tudor subentrò a Thiago Motta e, nonostante si pensava che le strade potessero separarsi a fine campionato, il tecnico croato è stato confermato e si trova tutt’ora sulla panchina della Juve. Nel frattempo, dopo la separazione con Baroni, la Lazio ha richiamato Sarri. Un intreccio non di poco conto, considerando la prossima sfida.
La situazione alla Lazio
In questo momento alla Lazio regna una tensione silenziosa tra Sarri, Lotito e Fabiani, ufficialmente coperta da rapporti cordiali, ma fatta di frecciate, risentimenti e mancanza di chiarimenti. Il rinnovo triennale del tecnico è diventato una sorta di convivenza forzata, con discussioni continue su mercato e scelte tecniche. Sarri vuole più potere decisionale e lo ha ribadito pubblicamente, mentre la società deve gestire conti delicati e una rosa da sistemare. Le prossime settimane, con risultati e mercato di gennaio, saranno decisive per capire se questa collaborazione potrà ricomporsi o se la tensione rischia di compromettere la stagione.
La situazione alla Juve
Tudor si sta muovendo su una linea molto simile a quella di Sarri, tra critiche ai calendari, desiderio di maggiore controllo sul mercato e continue necessità di adattamento tattico. Dopo aver provato a cambiare sistema e aver toccato con mano i rischi di certe scelte, a Madrid ha ritrovato stabilità e fiducia, utile per un possibile rilancio della Juventus in un momento difficile. La sfida contro la Lazio, squadra che aveva traghettato per pochi mesi prima di lasciare tra frizioni con spogliatoio e dirigenza, rappresenta un passaggio chiave. Gli stessi temi che oggi mettono alla prova Sarri si ripropongono per Tudor, perché quando le risorse sono limitate il lavoro di un allenatore diventa una continua mediazione tra ambizioni e realtà.