Ligue 1, la rinascita del Lione: dall’incubo retrocessione al primo posto condiviso col PSG
Chi avrebbe immaginato, solo pochi mesi fa, di vedere il Lione in vetta alla Ligue 1? Il club francese sembrava sull’orlo del baratro: crisi societaria, bilanci fuori controllo e perfino lo spettro della retrocessione a tavolino, arrivata poco dopo l’insediamento di Paulo Fonseca in panchina.
La svolta
La svolta è arrivata con il cambio di proprietà: l’imprenditrice americana Michele Kang, già alla guida della sezione femminile, ha rilevato il club salvandolo dal crollo. Il prezzo da pagare, però, è stato alto: rigidi paletti finanziari e un mercato estivo di sacrifici. Via i big Cherki, Mikautadze, Perri, Benrahma e Lacazette per oltre 100 milioni di incasso, reinvestiti solo in minima parte. Tutto lasciava presagire una stagione di transizione, senza particolari ambizioni.
Che inizio di stagione!
E invece, la realtà è ben diversa. Dopo sei giornate di Ligue 1, il Lione condivide il primo posto con il PSG: cinque vittorie e una sola sconfitta (a Rennes), con l’ultimo successo maturato in trasferta contro il Lille, ex squadra di Fonseca. Anche in Europa League il cammino è impeccabile: due vittorie su due, contro Utrecht e Salisburgo, e primo posto nel girone.
Il segreto? La solidità difensiva. In otto partite stagionali i francesi hanno subito appena tre gol, tutti nella stessa gara a Rennes. Nelle altre sette uscite, porta inviolata, con avversari di livello come il Marsiglia di De Zerbi battuto 1-0. Nei principali campionati europei solo la Roma, ex squadra di Fonseca, ha fatto meglio, incassando due reti ma con una partita in meno.
La rinascita di Fonseca
Per l’allenatore portoghese questa è più di una rinascita. Reduce da mesi difficili – l’esonero lampo al Milan, la tormentata seconda parte della scorsa stagione a Lione e la maxi squalifica che lo terrà fuori fino a fine novembre – Fonseca si sta prendendo la sua rivincita.
Il grande obiettivo è riportare il Lione in Champions League dopo sette anni di assenza: un traguardo che sembrava utopia in estate ma che ora, con questo avvio sorprendente, appare possibile. Sarebbe non solo il riscatto del club, ma anche quello di un allenatore deciso a riprendersi il posto che conta nel calcio europeo.