
McTominay padrone: Rabiot vuole imitarlo
Stasera Milan–Napoli a San Siro. McTominay, MVP e trascinatore del Napoli, contro Rabiot: Allegri sogna un centrocampista totale

San Siro si appresta ad ospitare una delle sfide spartiacque di questo campionato di Serie A: il Milan di Allegri riceve infatti il Napoli, campione in carica e attualmente primo a punteggio pieno. E sfida nella sfida è anche quella tra due profili di primissimo livello a centrocampo: Adrien Rabiot, arrivato per contribuire subito alla solidità e alla qualità del centrocampo rossonero, e Scott McTominay, ormai punto di riferimento degli Azzurri dopo un’annata trionfale che lo ha consacrato protagonista assoluto. La posta in palio è altissima: la gara servirà a misurare il livello di concretezza del Milan e la capacità del Napoli di confermare la forza mostrata nello scorso torneo. In palio, insomma, ci sono tre punti pesantissimi ma non solo.
Un’annata straordinaria
Il percorso di McTominay in Serie A è stato finora semplicemente straordinario: dal trasferimento nell’estate 2024 è diventato infatti l’uomo simbolo di un Napoli che ha conquistato il titolo e gli ha consegnato riconoscimenti individuali pesanti, compreso il premio MVP della stagione 2024/25. Il tutto grazie a un mix di inserimenti offensivi, fisicità e gol decisivi (tra cui la rete che ha chiuso il discorso scudetto). Numeri e momenti clamorosi hanno trasformato il centrocampista in un giocatore totale, consacrandone di fatto la carriera: entrate in area, colpi di testa, tiri dalla distanza e una continuità di rendimento che hanno cambiato i piani tattici dei partenopei, portando mister Conte persino a rinunciare per lui alla tanto cara difesa a tre.
Lavori in corso
Allegri sa che non esistono cloni perfetti: Rabiot è diverso dallo scozzese per caratteristiche tecniche e stile di gioco, ma l’allenatore sembra intenzionato a sfruttarne la cifra atletica e la qualità palla al piede per farne un centrocampista più “totale” possibile. L’ipotesi tattica è chiara e in un certo senso prende spunto proprio da McTominay: chiedere al francese maggiori inserimenti in zona gol, tempismo nelle avanzate dalla mezzala, partecipazione attiva ai calci piazzati e un bilanciamento più dinamico tra interdizione e attacco. Per farlo Allegri dovrà lavorare sui parametri fisici, sulla sincronizzazione con i compagni attraverso linee di passaggio che favoriscano la sua progressione e su micro-cambi di posizione per preservare equilibrio difensivo quando si lancia in avanti. Il tutto dovrà tradursi in gol pesanti e prestazioni di livello, per alimentare il sogno scudetto e consacrare un centrocampista già ora internazionale.