
Milan, la nuova solidità di Allegri: due vittorie consecutive e porta inviolata
Il successo contro il Bologna non rappresenta una novità in sé, dal momento che al Milan capita spesso di vincere due gare consecutive in campionato. La vera notizia è che lo ha fatto senza subire gol. L’1-0 firmato da Luka Modric a San Siro, oltre a regalare tre punti e il primo centro in Serie A del croato, ha certificato un dato importante: la squadra di Allegri sta ritrovando compattezza difensiva, dimostrato dai zero tiri nello specchio subiti in 90 minuti (escluso il gol annullato a Cambiaghi per fuorigioco). Il Bologna ci ha provato, ma più con la volontà che con la pericolosità: né Maignan, prima dell’infortunio, né Terracciano, subentrato, hanno dovuto compiere parate degne di nota.
Difesa rigenerata
Già Conceiçao, alla fine della scorsa stagione, aveva iniziato a lavorare su una retroguardia più stabile con il passaggio alla difesa a tre. Allegri ha ripreso il filo, sorprendendo tutti con lo stesso sistema di gioco: un 3-5-2 pragmatico, che ha imposto anche una revisione delle strategie di mercato, come ammesso dal ds Igli Tare. La difesa, considerata l’anello debole, ha risposto presente. Tomori non si è lasciato condizionare dall’ammonizione dopo appena 18 minuti; Gabbia ha replicato la solidità vista a Lecce; Pavlovic ha retto finché non è stato frenato dal problema muscolare; De Winter, all’esordio, non ha tremato.
Le parole di Allegri e Gabbia
Il tecnico, a fine partita, ha sintetizzato così la filosofia: “Era importante vincere e non subire gol per la seconda volta di fila. Abbiamo sofferto insieme, restando uniti nei momenti difficili. Questo gruppo lavora duro, non si lamenta: l’obiettivo è tornare in Champions, ma serve equilibrio e continuità”. Gabbia, invece, parla di crescita collettiva più che individuale: “Abbiamo lavorato da squadra. Voglio fare i complimenti a Gimenez, Loftus e Pulisic: il loro pressing ci ha aiutato tanto dietro. È questo che il mister ci chiede ogni giorno”. Due vittorie costruite sulla solidità, sulla capacità di ridurre al minimo i rischi e sul contributo corale di tutti i reparti. Dopo una stagione deludente, il Milan ha deciso di ripartire da qui.