
Milan-Napoli, sfida tra panchine top: Conte ritrova Allegri
Dopo quasi 12 anni torna il duello tra i due tecnici: numeri, precedenti e possibili chiavi di un confronto ad alta tensione

Milan contro Napoli non è soltanto una partita di cartello: è un crocevia che intreccia ambizioni e storie, oltre a essere un test fondamentale per entrambe sulla lunga strada che porta allo scudetto. Da una parte Massimiliano Allegri, chiamato a dare continuità al suo Diavolo e a consolidare le certezze di una squadra che alterna pragmatismo e lampi di qualità. Dall’altra Antonio Conte, che a Napoli sta cercando di imprimere il suo marchio fatto di intensità, disciplina e spirito guerriero, con l’obiettivo di riconfermare lo straordinario scudetto dello scorso anno. Il loro incrocio in panchina riporta a un duello che ha segnato un’epoca e che ora si rinnova con la stessa attesa di allora.
Antonio primeggia
I numeri raccontano la supremazia di Conte negli scontri diretti: come ricorda infatti il noto portale statistico Opta, il tecnico salentino è rimasto imbattuto in sette delle nove sfide contro Allegri in tutte le competizioni, vincendo le ultime tre. L’ultimo faccia a faccia risale al 6 ottobre 2013, quando la Juventus di Conte superò per 3-2 il Milan di Allegri in un match spettacolare. Da allora sono passati 11 anni e 357 giorni: più di un decennio d’attesa per rivedere due tra i più grandi tecnici del calcio italiano sfidarsi nuovamente sullo stesso campo, con l’obiettivo di mettere un primo importante tassello nel cammino verso altri titoli.
Scontro tra titani
Questa volta lo scenario è diverso ma non meno affascinante. Il Milan di Allegri si affida alla solidità difensiva e alla capacità di leggere i momenti, approfittando anche dell’esaltante stato di forma di alcuni dei suoi interpreti offensivi migliori dopo le prove super con Udinese e Lecce. Il Napoli di Conte, invece, guida la classifica a punteggio pieno grazie alla sua organizzazione e ferocia agonistica. La sfida sarà anche tattica: l’equilibrio del 4-1-4-1 di Conte contro la solidità del 3-5-2 di Allegri. Due stili di gioco una volta molto simili, quasi a specchio almeno nello schieramento iniziale, che il tempo e le necessità hanno portato su due strade diverse. I precedenti più recenti dicono Napoli, ma la storia insegna che ogni partita scrive un copione nuovo. E San Siro si prepara a vivere un confronto che profuma già di scudetto.