Milan, il Pisa ridimensiona i sogni scudetto: le ragioni del passo indietro
Dopo la gara contro i toscani il Milan deve fare i conti con le tante difficoltà affrontate a San Siro

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Passo indietro Milan. Dai segnali positivi arrivati tra Udinese, Napoli, Juve e Fiorentina fino al crollo con il Pisa. Non inganni il pareggio finale: il punto è utile per classifica di Serie A, ma serve poco dal punto di vista della prestazione alla squadra di Allegri, soprattutto dopo un mese in cui i rossoneri sembravano aver imposto se stessi nell’elenco delle squadre candidate alla corsa scudetto. Ma come si spiega il passo indietro?
Atteggiamento
Il gol iniziale segnato contro il Pisa ha illuso il Milan, che ha perso cattiveria convinto di aver già chiuso la gara e si è ritrovata, dopo il 72% di possesso palla della prima frazione, in difficoltà dall’avvio del secondo tempo. Minor cattiveria ha significato anche minor attenzione dalle parti della propria area. I blackout del passato sono tornati ad affacciarsi su San Siro, come dimostra soprattutto il gol del 2-1 momentaneo. Questione di leggerezza, la stessa che ha portato de Winter ad allargare troppo il braccio. Non un dettaglio per un allenatore come Allegri.
Ritmo
Tanto possesso palla soprattutto nel primo tempo, ma poco altro. Il Milan visto nella gara con il Pisa ha addormentato la gara, gestendola forte dell’iniziale vantaggio senza cogliere i rischi dietro l’angolo. Zero accelerazioni, come sottolineato dallo stesso Allegri a fine gara: «Bisognava essere più lucidi e veloci». Poco importa allora che mancasse Pulisic, uno dei giocatori più importanti dello scacchiere rossonero: non può essere un singolo giocatore a causare un simile crollo in una gara in cui la squadra di Allegri partiva da ampia favorita.
Fattore porta
C’è infine un ultimo dettaglio da tenere in considerazione, quello relativo al portiere. Non è colpa di Maignan se il Milan ha subito due gol contro il Pisa. Ma manca il merito del portiere francese, che nei primi periodi in rossonero aveva spesso messo la firma su diverse vittorie. Ne sanno qualcosa i vari Salah, Berardi, Depay, Kvara e tanti altri, che si sono visti respingere un rigore da Maignan. La rete dal dischetto di Cuadrado, però, è l’ennesima conferma di come il portiere francese faccia fatica a incidere in quella che fino a qualche mese fa era una vera e propria specialità della casa. Tutti temi da affrontare per Allegri, che non può lasciare nulla al caso se davvero vuole competere per il traguardo massimo.