Allegri
Analisi 29 maggio

Milan, si va verso l’Allegri – bis: com’è andata la sua prima volta in rossonero

Dallo scudetto vinto all'esonero, com'è andata la prima esperienza di Allegri sulla panchina del Milan
Martina Barnabei

Dallo scudetto vinto all’esonero, com’è andata la prima esperienza di Allegri sulla panchina del Milan

Juve-Sassuolo: la partita speciale di Allegri

Il Milan è alla ricerca di un nuovo allenatore, la doppia gestione Fonseca-Conceicao è stata deludente e il club vuole affidarsi a un profilo che sia in grado di poter rilanciare la squadra nella prossima stagione. Tra i nomi in lizza, c’è quello di Massimiliano Allegri. Una vecchia conoscenza per i rossoneri, si tratterebbe per il livornese di un ritorno dopo più di dieci anni dalla sua prima volta a Milano. Era l’estate del 2010 quando divenne il tecnico dei Diavoli, subentrando a Leonardo. 

Nel 2010 inizia la sua avventura tra scudetto e Supercoppa

Una sfida speciale per Allegri, era la sua prima panchina in una big e anche in quel caso dovette assolvere a un compito tutt’altro che semplice: rilanciare una squadra reduce da un’annata non soddisfacente. L’esordio vincente col Lecce fece ben sperare per il futuro, il suo primo anno fu sensazionale. A maggio del 2011 il percorso venne coronato dalla conquista dello scudetto con due giornate d’anticipo, superando l’Inter favorita. Il primo tricolore dopo sette anni, l’ultimo a vincerlo fu Ancelotti. Qualche mese dopo arrivò anche la Supercoppa Italiana, battendo i nerazzurri a Pechino. 

Il duello con la Juventus, l’addio di alcune colonne storiche e l’esonero

La stagione successiva si rivelò positiva solo a metà, il toscano raggiunse i quarti in Champions League ma la sua squadra venne eliminata dopo il doppio confronto col Barcellona di Guardiola. In campionato il duello costante con la Juventus che poi riuscì a prendersi il titolo. Nell’estate del 2012 il Milan perse delle colonne come Nesta, Gattuso e Ibrahimovic. Nonostante tutto Allegri riuscì a piazzarsi al terzo posto, ma l’annata dopo ancora segnò il punto di rottura. Prestazioni opache e risultati deludenti che portarono al suo esonero nel mese di gennaio. 

Martina Barnabei

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