Analisi 18 giugno

Mondiale per Club, dal caldo agli stadi vuoti: critiche infinite

Tante polemiche per la nuova competizione FIFA negli Stati Uniti. Tebas: “Ho visto un po' di Chelsea-Los Angeles…”
Luigi Trapani Lombardo

Tante polemiche per la nuova competizione FIFA negli Stati Uniti. Tebas: “Ho visto un po’ di Chelsea-Los Angeles…”

Il nuovo Mondiale per Club, prima edizione con 32 squadre partecipanti, che si sta disputando negli Stati Uniti è iniziato da pochi giorni e ha già scatenato diverse polemiche. La competizione FIFA aveva ricevuto tante critiche prima dell’inizio per quanto riguarda il calendario, caratterizzato già da tantissimi impegni e ora ulteriormente ‘arricchito’ da altre gare. 

Il caldo e gli stadi deserti

Dopo le prime partite del Mondiale per Club sono scoppiati altri due casi particolari: uno è riferito al caldo, alle temperature troppe elevate, mentre l’altro riguarda i pochissimi spettatori che stanno assistendo dal vivo ai match. La competizione sembra faticare tantissimo a convincere sul piano del coinvolgimento del pubblico: gli spalti degli stadi che stanno ospitando le partite sono desolatamente vuoti, anche quando in campo ci sono squadre di livello come Bayern Monaco e Chelsea. 

Numeri impietosi, atmosfera da amichevoli

L’atmosfera’ fredda’ che sta caratterizzando i primi incontri assomiglia a quelle delle amichevoli estive e rappresenta una delle critiche più forti verso il nuovo torneo voluto dalla FIFA. Decisamente emblematiche sono le immagini che arrivano dagli Stati Uniti e incredibilmente impietoso è il numero di spettatori allo stadio in occasione della sfida tra Ulsan Hyundai e Mamelodi Sundowns: a inizio partita c’erano appena 97 spettatori. Poi, alla ripresa del match dopo l’evacuazione per allerta tornado, si contavano poco più di tre mila persone, in un impianto che ne può ospitare 25.000. Insomma, i primi ‘risultati’ relativi al pubblico e ai tifosi sono davvero deludenti, anche nelle gare con le big in campo. 

Le forti critiche di Tebas: “Bisogna eliminarlo”

Le critiche arrivano da tutte le parti. Tra i più contrari al Mondiale per Club, il presidente della Liga Javier Tebas. “In che modo ripensare il Mondiale per Club? In nessun modo, bisogna eliminarlo. Il mio obiettivo è far sì che non ci sia più questo tipo di torneo. Impossibile renderlo compatibile con tutto il resto. Non ci sono date. Non c’è bisogno di un’altra competizione che trasferisca denaro, dobbiamo mantenere l’’ecosistema attuale ed eliminare questo torneo per il bene della sostenibilità  del calcio. Ho visto un po’ di Chelsea-Los Angeles, mi è sembrata un’amichevole estiva. Non ho visto alcuna intensità, una corsa, almeno per i 25 minuti che ho seguito. Non è un problema per la Liga, ma per la Premier, per la Champions, per tutti i campionati. C’è un contratto collettivo che prevede tre settimane di ferie per i giocatori, noi lo rispetteremo sicuramente. Vedremo cosa succederà, quando finiranno Atletico e Real” ha detto Tebas. 

Da Luis Enrique a Llorente, le lamentele per il caldo

Poi, c’è il tema del caldo. Con diversi protagonisti che si sono lamentati delle temperature troppo elevate. “Giocare alle 12 va sicuramente bene per l’Europa, ma i giocatori soffrono queste temperature. La partita è stata chiaramente condizionata dal caldo” ha detto Luis Enrique dopo la vittoria del suo PSG contro l’Atletico Madrid (gara giocata con una temperatura di oltre 30 gradi e un’umidità che si aggirava attorno al 60%). “Giocare con questo caldo è impossibile, non riuscivo né a fermarmi né a ripartire. C’è un’afa terribile, ho male ovunque, persino alle unghie. Non è una scusa, siamo tutti nelle stesse condizioni” ha dichiarato Marcos Llorente dell’Atletico. 

Luigi Trapani Lombardo

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