
Openda, sei mesi di silenzio: il belga già preoccupa
L’ex Lipsia non segna da aprile: 43 milioni di investimento e zero risposte in campo. Tudor ora è in difficoltà

Sono passati sei mesi, un’eternità per chi vive di gol. Lois Openda non segna dal 14 aprile 2025, quando ancora vestiva la maglia del Lipsia. Da allora, solo minuti frammentati, occasioni sprecate e un’involuzione che sta diventando un caso aperto piuttosto fastidioso nell’ambiente Juventus. Arrivato negli ultimi giorni di mercato con l’etichetta di colpo d’effetto, il belga si è perso tra panchina e incertezze tattiche, totalizzando appena 135 minuti in Serie A. Numeri impietosi per un giocatore che avrebbe dovuto portare profondità e soluzioni offensive a un attacco che, invece, resta ancorato ai gol del partente Vlahovic.
Encefalogramma piatto
Il problema non è solo realizzativo, ma anche mentale. Openda appare spaesato, privo della brillantezza che lo aveva reso un riferimento in Bundesliga. Anche in Nazionale il suo digiuno prosegue, con un’astinenza da gol che si allunga da oltre mezzo anno e che comincia a pesare nella testa del giocatore e nei piani tecnici di Igor Tudor. L’allenatore croato si trova costretto a ridisegnare l’attacco, in un momento in cui la Juventus avrebbe invece bisogno di un colpo di genio per ritrovare entusiasmo e continuità. Ma se in 7 presenze non è arrivato alcun segnale, d’altronde, non si può pensare di affidare a questo Openda le chiavi dell’attacco. Specialmente in un momento in cui la necessità è quella di costruire gerarchie salde e limitare al massimo l’incertezza.
Investimento non ripagato
E pensare che la società bianconera ha puntato forte, anzi fortissimo su di lui. Tra prestito e obbligo di riscatto, il cartellino di Openda pesa come ricorda la Gazzetta dello Sport 43 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti i 4 milioni netti di stipendio fino al 2030. Un investimento pesantissimo che, al momento, non trova alcun tipo di riscontro sul campo. La speranza è che si tratti solo di un blocco passeggero, ma il tempo per le giustificazioni sta finendo: la Juventus non può permettersi un altro caso irrisolto nel reparto avanzato, visto anche quanto sta faticando Jonathan David. In altre parole, occorre darsi una bella svegliata: vale per Openda, vale per tutti.