Analisi

Parma-Juve si gioca… da fermo: al Tardini sfida da testacoda

I ducali di Cristian Chivu hanno la percentuale più alta in Serie A per gol da calci piazzati mente i bianconeri, che eccellevano in questo fondamentale negli ultimi due anni, sono tra i peggiori in Italia e in Europa
Vincenzo Lo Presti

I ducali di Cristian Chivu hanno la percentuale più alta in Serie A per gol da calci piazzati mente i bianconeri, che eccellevano in questo fondamentale negli ultimi due anni, sono tra i peggiori in Italia e in Europa

Inizialmente in programma nel giorno di Pasquetta, lunedì 21 aprile alle ore 20.45, a causa della morte di Papa Francesco, così come tutte le altre gare della 33ª giornata di Serie A in calendario quel giorno, la sfida del Tardini tra Parma e Juve è stata spostata a mercoledì 23 aprile alle ore 18.30. I ducali di Cristian Chivu, reduci da cinque pareggi consecutivi, vanno a caccia di punti salvezza mentre i bianconeri di Igor Tudor sono chiamati a rispondere al successo del Bologna al Dall’Ara contro l’Inter (1-0 firmato Riccardo Orsolini) per tornare al quarto posto che al termine della stagione significherebbe qualificazione alla prossima Champions League. Se la classifica dice che la Signora è nettamente davanti agli emiliani, ce n’è un’altra totalmente diversa: quella relativa ai calci piazzati. Stando ai numeri, infatti, i gialloblù, nonostante in rosa non annoverino veri e propri giganti, sono la formazione più efficace della Serie A su calcio d’angolo mentre la Juve, che nelle ultime due annate ha dominato le speciali graduatorie sullo sfruttamento dei corner, è tra le peggiori non solo in Italia ma anche a livello europeo.

Juve, occhio ai piazzati: statistiche da incubo

Sui 30 gol incassati dai bianconeri fin qui in campionato 8 sono arrivati da palle inattive, ben 6 dalla bandierina. La percentuale è del 27%, peggior proporzione del campionato, oltre i dati fatti registrare anche da Cagliari, Venezia e Torino. Un trend che non è cambiato con il passaggio da Thiago Motta a Igor Tudor: entrambe le marcature subite nelle tre uscite con il tecnico croato, quella di Shomurodov contro la Roma (1-1) e quella di Baschirotto contro il Lecce (vittoria per 2-1), sono infatti arrivate sugli sviluppi di un calcio piazzato. Sono invece nove le reti al passivo su colpi di testa, compreso quello di Delprato nel 2-2 dell’andata contro il Parma, allo Stadium, meno peggio soltanto di Monza (17) e Torino (10). Statistiche che si riflettono anche nell’altra porzione di campo, nell’area di rigore avversaria: la Signora ha infatti messo a referto appena quattro sigilli da palla inattiva facendo meglio solo dei brianzoli, ormai a un passo dalla Serie B (3). Questo sì, stavolta, un dato in controtendenza rispetto alle due stagione precedenti quando la squadra aveva primeggiato in questa specialità con 18 e 16 centri. “Ci stiamo lavorando, ma ci mancano alcune caratteristiche specifiche – ha spiegato Tudor soltanto pochi giorni fa –. E penso anche a un fattore come quello anagrafico: non abbiamo quell’esperienza e quella malizia che, in simili situazioni, possono fare la differenza”.

Parma, numeri da record sulle palle inattive

Dall’altra parte, invece, in questo fondamentale il Parma eccelle. I numeri sorridono agli emiliani che tra la gestione Pecchia e quella Chivu hanno fatto registrare statistiche da “record”. Dei 37 gol fin qui segnati in campionato dai ducali, ben otto sono arrivati da fermo, praticamente il 22% del fatturato complessivo. Per numeri assoluti, i gialloblù sono preceduti soltanto dalla capolista Inter (11), ma in percentuale risultano all’apice davanti all’Udinese (19%), al Genoa (17%) e alla stessa Inter (15%). Insomma, la Juve di Igor Tudor dovrà fare attenzione ai calci piazzati.

Vincenzo Lo Presti

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