
Qualificazioni Mondiali: ottobre decisivo per le big europee, la Germania rischia
Ripartono le gare di qualificazione per il torneo iridato in programma nel 2026 in Stati Uniti, Messico e Canada

Ripartono le qualificazioni per il prossimo Mondiale, in programma nel 2026 in Messico, Stati Uniti e Canada. Tante nazionali cercano di conquistare il pass diretto per la fase finale del torneo ed evitare i pericolosissimi playoff. Sarà quindi un ottobre molto importante per diverse selezioni, soprattutto per le big europee.
Italia a rischio playoff
Tra queste c’è ovviamente anche l’Italia, che affronterà Estonia e Israele nelle prossime due partite. Gli azzurri, però, sono in una situazione particolarmente difficile: il primo posto del girone è decisamente complicato. Per effettuare il sorpasso sulla Norvegia, la nazionale di Gattuso deve vincere tutte le restanti partite e sperare in un passo falso di Haaland e compagni.
La situazione delle big europee
Mese di ottobre decisivo anche per altre big del Vecchio Continente come Francia, Spagna, Portogallo e Svizzera. I francesi sono in pole per assicurarsi un posto al Mondiale già a ottobre. Alla nazionale di Deschamps, ad esempio, basterebbe vincere le due gare contro Azerbaigian e Islanda, e sperare in un pareggio tra Islanda e Ucraina. Molto positiva anche la situazione della Spagna che può conquistare la qualificazione diretta vincendo contro Georgia e Bulgaria e sperando in determinati risultati della Turchia. Sulla buona strada anche Inghilterra e Portogallo: anche loro hanno la possibilità di chiudere il discorso già ad ottobre. Quasi fatta anche per la Svizzera, mentre la Germania è tra le nazionali più blasonate che rischiano grosso a causa della sorpresa Slovacchia, capolista del Gruppo A.
Le nazionali già qualificate
C’è, invece, chi non ha problemi e ha già il pass per la fase finale del Mondiale. Sono ben 18, infatti, le nazionali già qualificate. Tra queste, ovviamente, Stati Uniti, Messico e Canada che sono i paesi ospitanti. Le altre sono: Giappone, Nuova Zelanda, Iran, Argentina, Uzbekistan, Corea del Sud, Giordania, Australia, Brasile, Ecuador, Uruguay, Colombia, Paraguay, Marocco e Tunisia.