
Quattro mesi dopo la Coppa Italia, sarà ancora Milan-Bologna
Questa sera a San Siro, saranno passati 4 mesi esatti da quel 14 maggio che proiettò Bologna e il Bologna nella storia, con la vittoria della Coppa Italia, 51 anni dopo l’ultima, e proprio ai danni del Milan, grazie al gol decisivo di Ndoye, partenza illustre dell’estate, ma con ancora mezzo cuore rossoblù. Con lui, anche l’addio di Beukema e di quello che sarebbe stato nuovamente l’ex di giornata, Davide Calabria.
E tanti saranno anche i volti nuovi in casa rossonera, a partire dall’allenatore, Massimiliano Allegri, di ritorno dopo un decennio abbondante e in parte vincente alla Juventus, a prendere il posto della meteora Conceição, che proprio quella sera contro il Bologna, nella capitale, vide sgretolarsi tutte quante le chances di proseguire la sua avventura al Milan.
C’è, e farà di tutto per guidare i suoi verso un’altra annata di successi, invece Vincenzo Italiano, alla ricerca dei primi punti lontano dal Dall’Ara, dopo l’esordio con sconfitta contro la Roma e il successo casalingo contro il Como di Fabregas prima della sosta, a tarpare subito dubbi e polemiche, trascinatesi post ko contro i giallorossi. Mancherà ancora Ciro Immobile in attacco, che sarà ancora guidato da Santi Castro, richiesto in settimana dall’Al-Hilal di Simone Inzaghi, ma da Casteldebole è arrivato un no secco e perentorio.
Alle sue spalle Orso, Cambiaghi e probabilmente Fabbian, anche lui di rientro dall’esperienza in azzurro, con Bernardeschi a scalpitare alle loro spalle per una maglia da titolare. In mezzo, vista l’assenza di Pobega, l’unico certo di un posto è Freuler, affiancato ad uno tra Moro e Ferguson, dietro invece spazio a Zortea e Miranda sulle fasce, in mezzo dovrebbe invece tornare Lucumi, atterrato nelle scorse ore a Bologna ma già attivo sul manto di Casteldebole, con ballottaggio Heggem-Vitik per lo slot restante del difensore centrale, davanti a Skorupski. Calcio d’inizio domenica alle 20.45, arbitra Marcenaro, al var Fabbri e Paterna.
Quasi tutto un altro mondo rispetto a 4 mesi fa
Mancherà appunto Ndoye, decisivo in quel magico 14 maggio rossoblù, e mancherà ovviamente anche Conceição, ma non mancherà da entrambe le parti la voglia di stupire e di far decollare una stagione cominciata balbettando. Ma ci saranno nuovi protagonisti, da Modric e Nkunku, fino a Bernardeschi e al norvegese Heggem, pronti tutti quanti a scrivere un altro capitolo di una sfida che, dallo scorso maggio, avrà sempre un sapore particolare.