Analisi

Serie A in campo a Pasqua: esiste un precedente nella storia

Il calcio italiano in campo nel giorno di Pasqua? Non è una novità, esiste un precedente nella storia della Serie A
Niccolò Di Leo

Il calcio italiano in campo nel giorno di Pasqua? Non è una novità, esiste un precedente nella storia della Serie A

L’uovo di Pasqua per quest’anno ha riservato una bella sorpresa, soprattutto per gli appassionati di calcio, che tra una portata e l’altra, tra colazioni e pranzi infiniti potranno godersi il grande spettacolo della Serie A. Il calendario strapieno di partite, infatti, non ha reso possibile inserire un weekend di sosta, ai calciatori viene chiesto di rinunciare alle feste per scendere in campo e ai tifosi l’enorme sacrificio di riempire gli stadi o diventare tutt’uno con il divano per gustarsi un ricco menù di Serie A. A partire dalle 15.00, fino alle 20.45, saranno sei le partite in programma con una serata di fuoco che garantirà spettacolo e decreterà le stori della lotta Scudetto e della qualificazione alle coppe europee. Senza nulla togliere a Empoli-Venezia, partita comunque importantissima per la lotta salvezza, l’appuntamento delle 18.00 tra Bologna e Inter e quello delle 20.45 tra Milan e Atalanta renderanno il pomeriggio di Pasqua uno dei più intensi degli ultimi anni.

L’unico precedente

Il calcio (italiano) nel giorno di Pasqua, d’altronde, è una novità. O, per lo meno, è una novità del nuovo millennio. Sì, perché nella storia dello sport più seguito in tutto lo Stivale era già successo in passato che la giornata di campionato si disputasse nella domenica pasquale. Era il 1978 quando la Lega di Serie A stabilì, creando il calendario, che il 26 marzo le sedici squadre impegnate in campionato sarebbe scese in campo il giorno di Pasqua. Otto partite che registrarono una buona partecipazione, con la sfida tra Fiorentina e Bologna, che si giocò allo Stadio Comunale terminando con un pareggio a reti inviolate, che fece registrare il miglior dato di pubblico della giornata: 38.300 presenti. A deludere, in quell’occasione, furono le capitoline. Il peggior dato, infatti, venne registrato in Foggia-Lazio, dove furono presenti ‘solo’ 15.549 presenti su circa 20.000 posti. Mentre il secondo peggior dato, ancora più grave, fu in uno Stadio Olimpico riempito solo per 36.919 posti in vista della partita tra Roma e L.R. Vicenza. Tra i risultati più sorprendenti di quella giornata vanno evidenziati: l’1-0 dell’Inter a Bergamo, il 3-1 del Foggia nella partita già citata contro la Lazio, e i pareggi tra Genoa e Juve (2-2) e Roma-Vicenza (1-1).

Due casi particolari

Come sempre, anche a Pasqua, non mancano dei casi particolari, avvenuti negli anni duemila. Il primo è datato 11 aprile 2004 (nonostante il rischio di un’Atalanta-Roma del 2017 che è stato poi anticipato al sabato), quando gli impegni europei dell’Inter costrinsero la Lega calcio a far disputare la partita contro il Perugia proprio nella domenica di Pasqua. Al Renato Curi i nerazzurri si imposero per 3-2, in una partita spettacolare in cui trovarono il gol Adriano (doppietta) e Martins, intervallati dalle reti di Di Francesco e Hubner per gli umbri. Il caso più recente, invece, risale al 12 aprile del 2009, quando a giocare davanti a 11.153 spettatori furono Reggina e Udinese nella sfida terminata per 0-2 in favore dei friulani, grazie alla doppietta di Floro Flores.

Niccolò Di Leo

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